Ago 02, 2021 11:00 Europe/Rome
  • Dhikr: il costante Ricordo di Dio 1a. P

Uno degli aspetti più importanti che dobbiamo cercare di incorporare nelle nostre vite quotidiane è il Ricordo di Dio in ogni singolo momento, con le nostre lingue e i nostri cuori.

Questo tipo di ‘Ricordo’ di Dio nel Sacro Corano e negli ahadith dell’Ahl al-Bayt è definito Dhikr ذکر.

Nel Corano, nella Sura ‘Ankabut, versetto 45, troviamo:

« اتْلُ مَا أُوحِيَ إِلَيْكَ مِنَ الْكِتَابِ وَأَقِمِ الصَّلَاةَ إِنَّ الصَّلَاةَ تَنْهَى عَنِ الْفَحْشَاء وَالْمُنكَرِ وَلَذِكْرُ اللَّهِ أَكْبَرُ وَاللَّهُ يَعْلَمُ مَا تَصْنَعُونَ »

“Recita quello che ti è stato rivelato del Libro ed esegui l’orazione. In verità l’orazione preserva dalla turpitudine e da ciò che è riprovevole. Il Ricordo di Dio è certo quanto ci sia di più grande. Dio conosce perfettamente quello che operate.”

La Salat (Preghiera rituale) è uno dei mezzi che può aiutare una persona nella lotta interiore contro la propria anima concupiscente (Nafs Ammarah) e frenarla dal commettere peccati; comunque, ciò che è ancor più nobile è il Ricordo di Dio. La frase che afferma “و لذکر الله اکبر” (Il ricordo di Dio è certo quanto ci sia di più grande) implica che tutti gli atti di ‘ibadah (servizio divino) mirino a questo Ricordo.

Se ci viene detto di recitare la Salat (Preghiera), osservare il Sawm (digiuno), realizzare l’Hajj (Pellegrinaggio), donare la Sadaqah (elemosina) ai poveri, ecc…, in essenza tutti questi atti mirano al Dhikr o Ricordo di Dio.

Nella Sura Taha, versetto 14, questo concetto è poi spiegato:

« إِنَّنِي أَنَا اللَّهُ لَا إِلَهَ إِلَّا أَنَا فَاعْبُدْنِي وَأَقِمِ الصَّلَاةَ لِذِكْرِي »

“In verità, Io sono Dio: non c’è dio all’infuori di Me. AdoraMi ed esegui l’orazione (Salat) per ricordarti di Me.”

Pertanto, quando ricerchiamo sul mondo e tutto ciò che vi è in esso, comprendiamo che nessuno ha alcun potere o alcun effetto nel protrarre gli affari al di fuori di Dio, e pertanto dobbiamo adorare solo Lui e realizzare la Salat per Lui, ma perché?

Il motivo per realizzare la Salat, come ci viene detto in questo versetto, è “اقم الصلوة لذکری” (esegui la Salat per ricordarti di Me). Questo versetto afferma essenzialmente che l’obiettivo o fine di ogni forma di atto di adorazione è il Ricordo di Dio attraverso la lingua ed il cuore.

Nella Surah Muzammil (versetti 7-8), Dio dice al Suo amato Profeta Muhammad (S): ‘Noi sappiamo che tu hai un carico pesante sulle tue spalle, e se vuoi essere vittorioso nella tua missione, necessiti allora di ricevere qualche aiuto esterno, e uno di questi è il Ricordo di Dio con la tua lingua e cuore:

« إِنَّ لَكَ فِي اَلنَّهَارِ سَبْحًا طَوِيلًا ، وَاذْكُرِ اسْمَ رَبِّكَ وَتَبَتَّلْ إِلَيْهِ تَبْتِيلًا »

“Durante il giorno hai occupazioni impegnative. Menziona il Nome del tuo Signore e consacrati totalmente a Lui.”

L’Imam Ja’far as-Sadiq (su di lui discenda la pace) ha detto che in ogni atto di adorazione – sia esso wajib (doveroso) o mustahab (meritorio) – Iddio ha posto alcuni limiti. Per esempio le Salat quotidiane da recitare sono cinque, che vengono realizzate negli orari designati, e se uno vuole recitare le Nawafil (Preghiere meritorie), raggiungono le 51 Rak’at (unità di Preghiera); ogni anno è wajib digiunare nel mese di Ramadhan; lo Hajj (Pellegrinaggio) è wajib almeno una volta nella vita; il Khums corrisponde al 20% delle proprie ‘rimanenze’ – quindi tutti essi hanno un limite. L’Imam spiega comunque che il versetto del Corano:

« وَاذْكُرِ اسْمَ رَبِّكَ وَتَبَتَّلْ إِلَيْهِ تَبْتِيلًا »

significa che l’unica cosa che non ha limiti nell’Islam è lo Dhikr di Dio. Quindi, se uno vuole dominare questo combattimento interiore con la Nafs Ammarah ed essere vittorioso sulle proprie passioni ed ego, deve essere in costante stato di Ricordo di Dio.

In questo modo una persona rimarrà con l’iman (fede) nella sua vita e con questo iman morirà. Che sia mattino o notte, da soli o in compagnia altrui, dobbiamo continuamente essere in stato di Dhikr dell’Altissimo con la lingua ed il cuore.

L’Ayatullah Mazaheri, nel suo libro “Jihad ba Nafs” (La lotta con l’anima), menziona che lo Dhikr è uno dei sostegni più importanti nelle questioni mondane e possiede molti benefici anche nell’altro mondo. Egli riporta anche che vi sono più di mille ahadith dall’Ahl al-Bayt sullo Dhikr e sulla sua importanza.

Gli Imam (la pace discenda su di loro) erano sempre in costante ricordo di Dio ed erano quindi conosciuti come Daimul Dhikr (دائم الذکر). Il sapiente Muhaddith al-Qummi, nella sua grande opera Mafatih al-Jinan, menziona lo Dhikr speciale che ognuno degli Infallibili realizzava. Pertanto, se vogliamo essere definiti come loro Shi’a (seguaci), dobbiamo allora seguire il loro esempio e realizzare sempre qualche tipo di Dhikr – sia con la lingua che con il cuore.

Essere Daimu Dhikr non è facile, ma le ricompense sono numerose – sia in questo mondo che nell’altro. Per esempio, lungo la strada per il lavoro, o a casa cucinando o pulendo, le nostre lingue possono facilmente recitare qualche tipo di Dhikr. Con la recitazione di « لَا إِلَهَ إِلَّا اللَّهُ » La ilaha illa’Allah (Non vi è divinità al di fuori d’Iddio) le lingue neanche si muovono e quindi nessuno intorno a noi può capire quanto stiamo dicendo!

https://islamshia.org/dhikr-il-costante-ricordo-di-dio/

 

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