Ago 03, 2021 21:19 Europe/Rome
  • L'Ungheria evoca uscita dall'Ue quando dovrà contribuire a budget

BUDAPEST - Nella battaglia a distanza tra Budapest e Bruxelles, l'Ungheria ora evoca anche la possibilità di riconsiderare la sua adesione all'Ue. Ne ha parlato il ministro delle Finanze, Mihaly Varga, alla tv ungherese Atv.

"La questione - ha dichiarato Varga - potrebbe assumere una nuova prospettiva nel momento in cui prevediamo di diventare contributori netti dell'Unione", stimato entro il 2030,rientrando così tra i Paesi che versano al bilancio Ue più soldi di quanti ne ricevano. Un'ipotesi ancor più plausibile "se gli attacchi di Bruxelles proseguiranno su scelte di valori", ha detto il ministro. All'intervistatrice che gli ha chiesto come voterebbe se ci fosse un referendum ora sull'adesione all'Ue, Varga ha risposto, secondo lo sbobinato dell'intervista pubblicato ieri sul sito dell'emittente, in ungherese: "Se ci fosse un quesito del genere ora, nel 2021, sarei tra coloro che votano sì. Ma entro la fine del decennio, quando calcoliamo che saremo già contributori netti dell'Ue, la questione potrebbe avere un'altra prospettiva. Specialmente se gli attacchi a Bruxelles continuano, a causa di scelte sui valori. Torniamoci sopra tra qualche anno". L'Ungheria ha presentato un piano di ripresa e di resilienza che non è stato ancora approvato dalla Commissione, al pari di quello della Polonia. Il piano del governo di Budapest, che avrebbe dovuto essere approvato entro il 12 luglio, verrà esaminato entro fine settembre: il problema, secondo quanto ha spiegato la Commissione, sono le insufficienti tutele della spesa prevista dalla corruzione, assai diffusa in Ungheria.