Ucraina e Russia si incolpano a vicenda per distruzione della diga di Kakhovka
KIEV - Mentre il regime ucraino incolpa Mosca per l'esplosione della diga di Kakhovka sul fiume Dnipro; tuttavia, i russi affermano che i paesi occidentali hanno l'abitudine di collegare incidenti negativi alla Russia.
La distruzione della diga di Kakhovka ha causato l'alluvione della piana circostante, l'allagamento di oltre 100 paesi e il danneggiamento delle riserve idriche potabili. Almeno tre persone sono morte nella distruzione della diga e migliaia sono state evacuate dalla regione di Kherson in seguito alla distruzione di questa diga sul fiume Dnipro.
Le immagini del disastro hanno fatto il giro del mondo, mentre l'Ucraina si sta preparando alla tanto attesa controffensiva per riguadagnarsi i territori perduti in seguito all'offeniva russa.
Intanto Russia e Ucraina si incolpano a vicenda per quello che secondo la convenzione di Ginevra è un crimine di guerra e che sarà sicuramente un enorme disastro ecologico.
"Nella notte del 6 giugno il regime di Kiev ha commesso un crimine inimmaginabile, facendo esplodere la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, causando il conseguente scarico incontrollato di acqua a valle del fiume Dnipro", ha dichiarato l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya.
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“La Russia controlla la diga e l'intera Kakhovka HPP (centrale idroelettrica) da più di un anno. È impossibile farla saltare in aria dall'esterno con dei bombardamenti. È stata minata dagli occupanti russi e l'hanno fatta saltare in aria”, ha affermato invece l'ambasciatore ucraino Sergiy Kyslytsya.
Chi è stato allora il responsabile? Sono tre le ipotesi principali, secondo il corrispondente Giuseppe D'Amato.
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