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Sostegno dell'Iran a qualsiasi decisione dei palestinesi e della Resistenza onde fermare il genocidio
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Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran
Pars Today - Il Ministero degli Affari Esteri iraniano ha sottolineato in un comunicato che la Repubblica Islamica dell'Iran sostiene qualsiasi decisione dei palestinesi e della Resistenza per porre fine al genocidio, ritirare le truppe di occupazione e ricostruire Gaza.
In una dichiarazione rilasciata domenica, il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran, ricordando la responsabilità legale e morale della comunità internazionale di contrastare il genocidio in corso a Gaza, in conformità con la "Convenzione delle Nazioni Unite del 1948 per la prevenzione e la repressione del genocidio", nonché la responsabilità legale e morale di ogni Stato di sostenere la lotta legittima e legale del popolo palestinese per realizzare il proprio diritto all'autodeterminazione e alla libertà dal giogo dell'occupazione, dell'apartheid e del colonialismo del regime sionista, ha sottolineato di sostenere sempre qualsiasi iniziativa che porti a porre fine alla pulizia etnica, ai crimini di guerra e ai crimini contro l'umanità a Gaza e a fornire le basi per la realizzazione del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese.
Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica: Qualsiasi azione nemica nelle isole del Golfo Persico incontrerà una risposta decisa
Il Maggiore Generale Mohammad Pakpour, Comandante in Capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), ha dichiarato che la Marina dell'IRGC è equipaggiata e pronta a contrastare qualsiasi mossa nemica. Secondo Pars Today, durante una visita alle unità operative della Marina dell'IRGC, domenica nel Golfo Persico, il generale Pakpour ha dichiarato: "Proprio come le forze armate hanno messo in ginocchio il regime sionista e gli Stati Uniti nella guerra imposta di 12 giorni, se i nemici faranno qualsiasi mossa in mare e sulle isole, la Marina del Corpo dell'IRGC è pienamente preparata a rispondere".
Hamas: la dichiarazione di accettare il disarmo è una bugia
Il Movimento di Resistenza Islamica Palestinese, Hamas, ha smentito in una nota la notizia di aver accettato la consegna graduale delle sue armi. Hamas ha dichiarato che le affermazioni – attribuite a una fonte informata all'interno del movimento intervistata dalla rete saudita Al-Hadath riguardo a un disarmo graduale sotto la supervisione internazionale – sono assolutamente false e non veritiere.
Governatore della California: "Farò causa a Trump"
Il governatore dello stato americano della California ha annunciato che farà causa al presidente degli Stati Uniti Donald Trump in risposta al dispiegamento delle truppe della Guardia Nazionale dello stato in Oregon. Gavin Newsom ha dichiarato sul social network X che l'azione di Trump è offensiva, immorale e antiamericana e deve essere fermata, aggiungendo: "Il dispiegamento di queste truppe non ha nulla a che fare con la lotta al crimine, ma con il potere, perché Trump sta usando i nostri militari come pedine politiche per rafforzare il suo egoismo".
Detenzione arbitraria di migliaia di persone nelle carceri del regime di Al-Jolani
Mentre le autorità del regime di Al-Jolani in Siria continuano a ignorare i casi dei detenuti e sono rimaste quasi completamente in silenzio sulla questione, il caso di 8.000 persone detenute per oltre nove mesi persiste come un problema continuo ed evidente nelle carceri del governo di transizione (ad Hama, Homs, Adra, Harim, Afrin e Al-Rai). L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito in merito: "Questo caso solleva seri interrogativi sulla trasparenza, la giustizia e la protezione dei diritti umani nelle carceri. Queste persone sono state arrestate senza alcuna accusa specifica, senza essere formalmente accusate o convocate in tribunale".
Blocco Nazionale Siriano: le elezioni parlamentari sono illegali
Il Blocco Nazionale Siriano, il più grande e primo gruppo di opposizione al governo di Al-Jolani, ha annunciato che le elezioni parlamentari tenutesi domenica nel Paese sono illegali e incostituzionali perché si sono svolte in assenza degli elementi più basilari di un contesto elettorale libero. Il Blocco Nazionale Siriano ha sottolineato: "Queste elezioni parlamentari non rappresentano la volontà nazionale unitaria dei siriani sia all'interno che all'esterno del Paese e sono di fatto un preludio alla divisione del Paese attraverso l'espulsione di province siriane".
Il premier della Georgia mette in guardia l'UE da ingerenze negli affari interni di Tbilisi
Il Primo Ministro georgiano ha accusato l'ambasciatore dell'Unione europea a Tbilisi di sostenere i manifestanti in questo paese e lo ha ritenuto responsabile dei recenti disordini. Irakli Kobakhidze ha affermato che i manifestanti, tentando di assaltare il palazzo presidenziale, miravano a rovesciare il governo, e ha aggiunto: "Pawel Herczynski, l'ambasciatore dell'UE a Tbilisi, ha una 'responsabilità speciale' per i disordini".
Russia e Venezuela esprimono preoccupazione per le azioni degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi
I ministri degli Esteri di Russia e Venezuela hanno espresso la loro preoccupazione per le recenti azioni degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi durante una conversazione telefonica. Nella conversazione telefonica, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha condannato l'attacco a una nave in acque internazionali al largo delle coste del Venezuela, avvenuto venerdì (3 ottobre 2025) da parte di personale militare statunitense, e ha avvertito che questa azione potrebbe avere conseguenze di vasta portata per l'intera regione.
Presidente della Colombia: "Siamo pronti per combattere a Gaza"
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato in una dichiarazione la sua disponibilità a inviare l'esercito del suo paese a Gaza per fornire assistenza militare al popolo palestinese. Il presidente colombiano ha dichiarato: "Non ho alcun rispetto per Benjamin Netanyahu come assassino di bambini e dico a Donald Trump che se manda il suo esercito a Gaza, invierò anche l'esercito colombiano e combatteremo".