Approvazione delle sanzioni contro il regime sionista nel parlamento irlandese
(last modified Sun, 10 Nov 2024 09:54:57 GMT )
Nov 10, 2024 10:54 Europe/Rome
  • Approvazione delle sanzioni contro il regime sionista nel parlamento irlandese

I legislatori irlandesi hanno approvato una proposta in Parlamento che identifica il Israele come un regime criminale, accusandolo di compiere atti di genocidio a Gaza sotto gli occhi del mondo. Questa proposta, seppur non vincolante, chiede al governo irlandese di imporre sanzioni commerciali, di viaggio e diplomatiche contro il regime sionista.

Sanzioni contro Israele

Con l’approvazione della proposta, i legislatori irlandesi chiedono al governo di sospendere immediatamente tutte le transazioni relative a equipaggiamenti militari e armamenti con il regime sionista, rendere illegale l’emissione di licenze per l'esportazione di beni a duplice uso e vietare l'uso dello spazio aereo e degli aeroporti irlandesi per gli aerei che trasportano armi verso Tel Aviv.

Questa iniziativa del parlamento irlandese è giunta poco dopo che il ministro degli Esteri irlandese, Micheál Martin, aveva annunciato l’intenzione di Dublino di unirsi alla causa intentata dal Sudafrica contro il regime sionista presso la Corte Internazionale di Giustizia.

Di recente, il governo irlandese ha annunciato che applicherà sanzioni indipendenti contro Israele, agendo al di fuori dell’Unione Europea. Questa mossa è avvenuta dopo il fallimento dei tentativi dell’Irlanda e della Spagna di ottenere sostegno per le sanzioni contro Israele da parte di altri membri dell’UE. Insieme alla Slovenia e al Lussemburgo, Irlanda e Spagna sostengono il fronte a favore dei palestinesi nel continente e hanno cercato di bloccare le esportazioni di prodotti israeliani in Europa, in particolare quelli alimentari e industriali.

L’Unione Europea è il maggiore partner commerciale di Israele, con scambi che l’anno scorso hanno raggiunto circa 50 miliardi di dollari. Dall'inizio del 2023, Irlanda, Spagna e altri Paesi hanno richiesto la sospensione dell'accordo di partenariato tra l'UE e Israele, proposta sostenuta anche da Josep Borrell, Commissario UE per gli Affari Esteri, ma ostacolata da Paesi pro-Israele, in particolare Austria e Germania. Irlanda e Spagna hanno sottolineato che, alla luce della sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia dello scorso luglio, che dichiarava illegale l'occupazione della Cisgiordania da parte di Israele, tale azione avrebbe dovuto essere intrapresa.

Negli ultimi mesi, i rapporti internazionali hanno indicato che l'Irlanda sta cercando di adottare una posizione indipendente rispetto all’UE per sanzionare Israele. Circa tre settimane fa, il primo ministro irlandese, Simon Harris, ha annunciato iniziative per applicare sanzioni economiche contro Israele, affermando che i Paesi europei dovrebbero collaborare per attuare la sentenza. Secondo gli esperti, l'Irlanda potrebbe anche imporre sanzioni contro altri prodotti provenienti dagli insediamenti sionisti nella Cisgiordania occupata, senza temere ritorsioni dall'UE, poiché questa azione potrebbe essere riluttante a creare tensioni interne. Una delle misure proposte è vietare l'importazione di alimenti e beni prodotti negli insediamenti situati al di fuori della Linea Verde, con un valore stimato di un milione di euro all’anno in Irlanda.

Dall'inizio degli attacchi israeliani a Gaza, a seguito dell'operazione "Tempesta di Al-Aqsa" del 7 ottobre 2023, si è registrato un grande cambiamento nel movimento globale per il boicottaggio del regime sionista. In seguito a quest’operazione e alla guerra di Gaza che ne è scaturita, alcuni degli obiettivi di lungo termine del movimento di boicottaggio e delle organizzazioni pro-palestinesi hanno iniziato a realizzarsi. Ora, nel quattordicesimo mese della guerra a Gaza, con l'espansione delle sanzioni contro Israele in diversi ambiti, anche in Paesi occidentali come quelli europei e dell'America Latina, il timore dei leader sionisti per un crescente isolamento internazionale si sta concretizzando.

 

 

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