Il duro inverno della popolazione di Gaza
(last modified Sat, 28 Dec 2024 04:48:48 GMT )
Dic 28, 2024 05:48 Europe/Rome
  • Il duro inverno della popolazione di Gaza

In un contesto di passività della comunità internazionale nei confronti delle aggressioni del regime sionista, per il secondo anno consecutivo il popolo di Gaza sta affrontando un inverno difficile.

La guerra del regime sionista contro Gaza non è ancora terminata. Sebbene circolino notizie su un possibile accordo per un cessate il fuoco a Gaza, non vi sono ancora segni concreti di una tregua imminente. Con l'arrivo dell'inverno e l'abbassarsi delle temperature, la situazione della popolazione, in particolare degli sfollati, si aggrava ulteriormente. La persistenza dei crimini sionisti contro il popolo di Gaza, nonostante il clima rigido, ha portato gli analisti a parlare di una guerra doppia, sottolineando che il popolo di Gaza deve combattere sia contro l'occupazione israeliana sia contro il freddo rigido dell'inverno.

Anche lo scorso anno, il popolo di Gaza ha affrontato condizioni difficili durante l'inverno. Tuttavia, la differenza rispetto all'anno scorso è che quest'anno le condizioni sono molto più dure, poiché le case, le strutture sanitarie, i campi profughi e le infrastrutture minime a disposizione sono state distrutte dai recenti bombardamenti sionisti.

In questo contesto, l'agenzia di stampa Associated Press ha pubblicato un reportage sulle difficoltà affrontate dalla popolazione di Gaza durante il freddo inverno e sulla mancanza di beni essenziali come coperte, vestiti caldi e persino legna da ardere a causa del blocco imposto dal regime sionista. Nel reportage si legge: «Molti dei circa 2 milioni di palestinesi sfollati da Israele stanno cercando di proteggersi dal vento, dal freddo e dalla pioggia con l'arrivo dell'inverno. Secondo soccorritori e sfollati di Gaza, molte delle tende in cui vivono le persone si sono deteriorate a causa dell'uso prolungato e sono state riparate con toppe e cuciture improvvisate».

Azra Abu Qamar, scrittore palestinese residente a Gaza, ha scritto a sua volta sul peggioramento delle condizioni di vita nella Striscia con l'arrivo del freddo: «L'arrivo del freddo a Gaza ha portato ulteriori difficoltà per la popolazione. Il clima rigido e le piogge continue rendono la vita insostenibile per i 1,9 milioni di sfollati palestinesi. Finora ci sono state già forti e ripetute piogge a Gaza. Ogni volta, le tende degli sfollati vengono allagate, danneggiate o completamente distrutte. Inoltre, i pochi beni raccolti dalle famiglie vengono trascinati via dalle inondazioni, aggravando ulteriormente la povertà delle famiglie sempre più povere.»

Un altro problema è rappresentato dall'impossibilità di inviare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Nonostante il freddo, il regime sionista impedisce l'invio di beni di prima necessità per affrontare l'inverno. Decine di migliaia di tende e coperte sono state inviate a Gaza, ma il regime sionista non permette che raggiungano gli sfollati. L'Associated Press ha riportato: «Almeno 22.000 tende di emergenza si trovano in Giordania, insieme a 600.000 coperte e 33 camion di materassi, stoccati dal periodo estivo in Egitto presso il confine di Rafah. Tuttavia, a causa della mancata autorizzazione del regime sionista, non sono ancora stati consegnati alla popolazione di Gaza.»

Il blocco imposto dagli israeliani agli aiuti umanitari, in particolare a quelli destinati all'inverno, ha suscitato critiche anche da parte dell'UNRWA. Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA), ha dichiarato: «Tutte le guerre hanno le loro leggi e regole; tranne la guerra a Gaza, dove tutte le leggi sono state violate da Israele.»

 

Potete seguirci sui seguenti Social Media:

Instagram: @parstodayitaliano

Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte

X (ex Twitter): RadioItaliaIRIB

Youtube: Redazione italiana

VK: Redazione-Italiana Irib