L’ennesima tragedia a Gaza: crolla il sistema sanitario
(last modified Sat, 04 Jan 2025 04:28:25 GMT )
Gen 04, 2025 05:28 Europe/Rome
  • L’ennesima tragedia a Gaza: crolla il sistema sanitario

Margaret Harris, la portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato il collasso del sistema sanitario a Gaza, dichiarando che tutti gli sforzi dell'organizzazione per mantenerlo operativo sono stati vani.

Harris ha sottolineato: "Gli attacchi di Israele contro ospedali, personale medico e pazienti non sono accettabili in alcuna circostanza e devono cessare immediatamente."

Il regime sionista, ignorando tutte le leggi internazionali e gli avvertimenti delle organizzazioni globali, ha preso di mira e distrutto le infrastrutture sanitarie e la maggior parte degli ospedali della Striscia di Gaza. L’attacco di pochi giorni fa all'ospedale Kamal Adwan, culminato con il suo incendio, è l'episodio più recente di questa serie di crimini.

Il Ministero della Salute palestinese a Gaza ha dichiarato che l'esercito di occupazione, dopo aver minacciato con le armi i pazienti e i feriti, li ha trasferiti forzatamente all'ospedale indonesiano e ha poi incendiato la struttura medica.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, ha scritto in un messaggio sul social network X: "Gli ospedali di Gaza sono diventati campi di battaglia e il sistema sanitario è sotto una grave minaccia. Fermate gli attacchi agli ospedali. La popolazione di Gaza ha bisogno di accesso alle cure mediche. Gli operatori sanitari necessitano di accesso agli ospedali per fornire assistenza ai malati e feriti."

Dall'inizio della guerra a Gaza, il regime sionista ha ucciso oltre mille medici e infermieri palestinesi in attacchi sistematici contro il personale sanitario della Striscia. Inoltre, più di 300 membri del personale medico sono stati arrestati e torturati. I dati indicano che, a causa degli attacchi israeliani, 34 ospedali e 80 centri sanitari sono stati completamente distrutti.

La Mezzaluna Rossa Palestinese riferisce che nel nord di Gaza erano operativi solo tre ospedali, l’ultimo dei quali era l'ospedale Kamal Adwan.

In queste condizioni, la situazione per i residenti di Gaza è diventata ancora più critica. Con il collasso del sistema sanitario, il calo delle temperature e la mancanza di servizi igienici, si registra un aumento di malattie infettive come il colera. Molti pazienti che necessitano di cure continue non possono più proseguire i trattamenti salva vita.

Munir Al-Bursh, direttore generale del Ministero della Salute di Gaza, ha descritto ciò che sta accadendo nel nord di Gaza come un genocidio che rappresenta un fallimento della coscienza umana. Ha dichiarato: "Quello che sta accadendo oggi a Gaza va oltre i crimini ordinari, è un genocidio a tutti gli effetti che si sta compiendo sotto gli occhi del mondo."

La fame e il freddo stanno ora minacciando ulteriormente la vita dei residenti di Gaza.  L'Organizzazione del Programma Alimentare Mondiale ha dichiarato che la fame si sta diffondendo in tutta Gaza e che è possibile soddisfare solo un terzo del fabbisogno alimentare della popolazione. Inoltre, il freddo intenso e la mancanza di infrastrutture di base per l'acqua e l'elettricità, unite al fatto che molte persone vivono in tende, hanno causato la morte di molti malati e bambini. Secondo i dati pubblicati, sette neonati sono morti per il freddo nell'ultima settimana.

Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e il Lavoro per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA), ha dichiarato che i bambini di Gaza stanno morendo di freddo a causa della mancanza di ripari, e che Israele non consente l'ingresso di coperte e attrezzature invernali nella Striscia di Gaza.

Le organizzazioni internazionali di soccorso hanno formalmente lanciato l’allarme sulla catastrofe in corso nella Striscia di Gaza. A questo proposito, il Programma Alimentare Mondiale ha sottolineato la necessità di rispettare il diritto internazionale da parte di tutte le parti e in ogni momento, proteggendo ospedali, centri medici e operatori umanitari, e ha richiesto la cessazione immediata della guerra e l’invio di aiuti in tutta Gaza. Margaret Harris la Portavove dell’OMS ha inoltre annunciato che presto un team dell’OMS sarà inviato per valutare le necessità di Gaza e la carenza di attrezzature ospedaliere.

La mancanza di ospedali, medici e personale sanitario, insieme alla carenza di farmaci, cibo e freddo, e l’ostruzione delle vie di aiuto da parte dei militari israeliani, completano il ciclo di crimini e genocidio perpetrati da Israele a Gaza. Tutto ciò avviene mentre i Paesi occidentali, nonostante le loro dichiarazioni di adesione ai diritti umani, continuano a ignorare i crimini di Israele e a fornire supporto politico, finanziario e militare al regime sionista.

 

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