Quali sono le posizioni dell'Iran riguardo all'ordine politico e alla sicurezza in Siria?
(last modified Sat, 11 Jan 2025 05:52:14 GMT )
Gen 11, 2025 06:52 Europe/Rome
  • Quali sono le posizioni dell'Iran riguardo all'ordine politico e alla sicurezza in Siria?

Pars Today- La Repubblica Islamica dell'Iran ha assunto una posizione chiara: il rispetto per le scelte del popolo siriano e il rifiuto di interferenze da parte di attori internazionali negli affari interni del paese. In altre parole la Siria non deve diventare un rifugio per la crescita del terrorismo.

È passato circa un mese dal crollo del governo siriano. Durante questo periodo, i nemici hanno cercato di creare sfide per l'Iran, considerando il tipo di relazioni tra l'Iran e il precedente sistema politico siriano, e di compromettere i rapporti tra l'Iran e la nuova Siria.

Tuttavia, la Repubblica Islamica dell'Iran ha adottato una posizione razionale, ignorando le provocazioni dei nemici, e ha sottolineato diversi punti importanti:

L'Iran insiste sulla necessità di preservare l'integrità territoriale della Siria. Dopo il crollo del giverno di Bashar al-Assad, sia il regime sionista che la Turchia hanno cercato di occupare parti del territorio e della geografia siriana. La Repubblica Islamica dell'Iran si oppone fermamente a tali azioni e violazioni dell'integrità territoriale siriana.

A tal proposito, Esmail Baghaei, portavoce del Ministero degli Affari Esteri iraniano, ha dichiarato: "La salvaguardia dell'integrità territoriale della Siria è importante per noi e per l'intera regione."

Dal crollo del governo di Assad, i gruppi terroristici hanno attaccato alcune minoranze in Siria, provocando la morte di numerosi civili.

Inoltre, alcune minoranze, in particolare gli alawiti, sono state sottoposte a pressioni da parte di questi gruppi terroristici, costretti ad abbandonare le proprie case e diventare rifugiati.

L'Iran chiede che il governo di transizione siriano prenda seriamente in considerazione la sicurezza di tutto il popolo siriano, con particolare attenzione alle minoranze.

Dopo il crollo del governo di Assad, diversi attori stranieri, tra cui Turchia e alcuni paesi arabi e occidentali, hanno fatto palesi   interferenze negli affari interni di Siria, chiedendo in particolare l'istituzione di un governo secolare e non islamico in un paese a maggioranza islamica.

La Repubblica Islamica dell'Iran, al contrario, sottolinea che il popolo siriano deve decidere autonomamente il proprio destino. Esmail Baghaei ha inoltre dichiarato: "Rispettiamo le scelte dei siriani. Abbiamo discusso le nostre preoccupazioni con varie parti, e la Siria deve decidere il proprio destino senza interferenze internazionali."

Con il crollo del governo siriano e il vuoto politico creatosi, esiste il rischio che il terrorismo si espanda nel paese.

Da un lato, alcuni leader e gruppi terroristici si sono mascherati da politici; dall'altro, il numero di gruppi terroristici presenti in Siria è elevato, e non tutti operano sotto la bandiera di Hay'at Tahrir al-Sham. Questo aumenta le possibilità di una diffusione del terrorismo in Siria.

Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano ha sottolineato che la Siria non deve diventare il terreno fertile per la crescita del terrorismo.

La Repubblica Islamica dell'Iran sostiene la necessità di formare un governo di alleanza che coinvolga tutte le fazioni e i gruppi politici siriani.

Seyyed Abbas Araghchi, ministro degli Affari Esteri iraniano, durante un incontro con il suo omologo dell'Oman, ha dichiarato: "L'instabilità e il caos in Siria non giovano né all'Iran né agli altri paesi della regione. La Repubblica Islamica dell'Iran sostiene la formazione di un governo equo che rappresenti tutte le correnti politiche, sociali e civili della società siriana."

 

 

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