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Iran risponde alle dichiarazioni ostili e non diplomatiche del presidente USA
Pars Today- La Repubblica Islamica dell'Iran ha reagito con una lettera ufficiale al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, alle dichiarazioni provocatorie e non diplomatiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Negli ultimi giorni, Donald Trump ha rilasciato affermazioni infondate sul programma nucleare iraniano, dichiarando: "Tutti pensano che Israele, con il nostro aiuto e la nostra approvazione, bombarderà l'Iran. Preferirei che ciò non accadesse. Preferirei di gran lunga vedere un accordo con l'Iran. Preferisco un'intesa che non arrechi loro alcun danno."
Nel corso di un'intervista con Fox News, Trump ha spiegato le sue strategie per affrontare la questione iraniana, affermando: "Ci sono due modi per fermarli: con le bombe o con un accordo scritto. Preferisco un accordo che non li danneggi. Penso che anche loro lo vogliano."
Le dichiarazioni di Trump sono state definite provocatorie e non diplomatiche sotto diversi punti di vista. In primo luogo, ha minacciato esplicitamente la Repubblica Islamica dell'Iran con un'azione militare. In secondo luogo, ha di fatto incoraggiato Israele a compiere un attacco militare contro l'Iran. E infine, ha dichiarato apertamente che, in caso di attacco israeliano contro le infrastrutture nucleari iraniane, gli Stati Uniti sosterrebbero tale azione militare.
Queste affermazioni costituiscono una minaccia diretta e indiretta contro la Repubblica Islamica dell'Iran e violano l'Articolo 2, Paragrafo 4, della Carta delle Nazioni Unite, che recita: "I membri dell’Organizzazione devono astenersi, nelle loro relazioni internazionali, dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualsiasi altro modo incompatibile con gli scopi delle Nazioni Unite."
La prima reazione dell'Iran a queste dichiarazioni ostili è stata l'invio di una lettera al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. A tal proposito, Kazem Gharibabadi, Vice Ministro degli Affari Esteri per gli Affari Legali e Internazionali, ha dichiarato che l'Iran difenderà fermamente la propria sicurezza e i propri interessi nazionali. Ha inoltre annunciato che le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti, in violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, verranno ufficialmente registrate come documento del Consiglio di Sicurezza.
Anche Amir Saeid Iravani, ambasciatore e rappresentante permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite, ha inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza e al Segretario Generale dell’ONU, definendo le parole di Trump "preoccupanti e irresponsabili". L’Iran ha condannato e respinto con fermezza tali minacce, sottolineando che esse costituiscono una palese violazione del diritto internazionale e della Carta dell’ONU, in particolare dell’Articolo 2, Paragrafo 4, che vieta esplicitamente la minaccia o l’uso della forza contro Stati sovrani.
Oltre alla risposta diplomatica, l’Iran ha la possibilità di adottare misure simmetriche, rilasciando dichiarazioni simili contro il regime sionista e gli Stati Uniti. Senza dubbio, le basi e gli interessi americani in Medio Oriente, rientrano nel raggio d'azione delle forze iraniani.
In conclusione, la Repubblica Islamica dell’Iran ha già dimostrato di essere in grado di rispondere alle minacce degli Stati Uniti, del regime sionista o di qualsiasi altro paese. L’attacco missilistico iraniano alla base americana di Ayn al-Asad in Iraq, così come le operazioni "Promessa mantenuta 1 e 2", sono una conferma della determinazione e delle capacità dell’Iran nel rispondere alle minacce o azioni militari da parte degli Stati Uniti e di Israele.
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