L'Iran critica la politicizzazione dei diritti umani da parte dell'Occidente
(last modified Mon, 07 Apr 2025 04:46:03 GMT )
Apr 07, 2025 06:46 Europe/Rome
  • L'Iran critica la politicizzazione dei diritti umani da parte dell'Occidente

Pars Today– La Repubblica Islamica dell'Iran, criticando l'azione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite contro la Repubblica Islamica, ha definito la politicizzazione dei diritti umani un fattore importante nella riduzione della fiducia in questo organismo. Ha inoltre sottolineato che i Paesi che sostengono il regime sionista nel genocidio contro il popolo di Gaza non possono avanzare pretese in materia di diritti umani.

Lo scorso giovedì 3 aprile 2025, il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione contro la Repubblica Islamica dell'Iran, rinnovando il mandato del relatore speciale del Consiglio sugli affari iraniani e votando per l'attività senza limiti di tempo della commissione d'inchiesta. Questa risoluzione è stata adottata durante la cinquantottesima sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, con 24 voti a favore, 8 contrari e 15 astensioni.

La decisione ha suscitato una forte reazione da parte della Repubblica Islamica dell'Iran, le cui critiche si basano su tre punti principali:

1-  La risoluzione è stata proposta da Inghilterra e Stati Uniti, due Paesi che hanno sempre adottato politiche e atteggiamenti ostili nei confronti della Repubblica Islamica dell'Iran. Pertanto, l'obiettivo principale dei promotori della risoluzione è essenzialmente politico e volto a esercitare pressioni sull'Iran, in concomitanza con le minacce dell'amministrazione di Donald Trump contro Teheran. In questo contesto, Ali Bahraini, ambasciatore e rappresentante permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha criticato i promotori europei della risoluzione, affermando: "I promotori del progetto di risoluzione stanno cercando di ingannare il Consiglio creando un'immagine illusoria della situazione dei diritti umani in Iran."

2-  La risoluzione è stata adottata mentre continuano i crimini senza precedenti del regime sionista contro il popolo di Gaza, senza che il Consiglio per i Diritti Umani o i suoi membri europei abbiano mostrato alcuna reazione a queste atrocità. Allo stesso tempo, Paesi come Germania e Francia, che hanno sostenuto la risoluzione contro l'Iran, sono tra i principali sostenitori e partner del regime israeliano nel genocidio del popolo di Gaza. Esmail Baqaei Hamaneh, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, ha evidenziato il ruolo dell'Inghilterra, della Germania, del Canada e degli altri promotori della risoluzione nel coprire i vari crimini contro i diritti umani in Asia occidentale negli ultimi due anni, in particolare il genocidio a Gaza e le atrocità del regime sionista contro i popoli di Libano e Siria. Ha dichiarato: "Il Regno Unito, che è uno dei maggiori sostenitori politici, finanziari e militari del regime israeliano, e il cui ministro degli Esteri ritiene che il genocidio a Gaza debba comportare l'uccisione di milioni di persone, così come la Germania, che è il secondo fornitore di armi utilizzate nel genocidio israeliano e il cui ministro degli Esteri ha apertamente giustificato il massacro di bambini e donne innocenti palestinesi, non hanno alcuna autorità morale per impartire lezioni sui diritti umani."

3-  La predominanza della politica sul diritto mina la credibilità del Consiglio per i Diritti Umani, che dovrebbe essere un organo legale, riducendone l'affidabilità agli occhi dei governi e dell'opinione pubblica globale. Questa perdita di credibilità contribuisce anche alla sua inefficacia, come già avvenuto negli ultimi due anni riguardo ai disastri umanitari a Gaza e in Libano. Ali Bahraini, ambasciatore e rappresentante permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha criticato aspramente i meccanismi di supervisione discriminatori e ingiustificati previsti dalla risoluzione contro l'Iran, affermando che questa decisione farà sprofondare il Consiglio per i Diritti Umani in un nuovo pantano di inefficienza e spreco di risorse, riducendone ulteriormente la credibilità.

La realtà è che l'Iran è un Paese con una storia e una civiltà ricca, che ha sempre orgogliosamente contribuito al progresso dell'umanità e ha intrapreso azioni significative per la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei suoi cittadini, in conformità con la sua Costituzione, le sue leggi e i trattati internazionali. La risoluzione del Consiglio per i Diritti Umani contro l'Iran è, più di ogni altra cosa, un atto ingannevole e un abuso politico di questo organismo da parte di alcuni Paesi.

 

 

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