Scopri l’Iran (5): Ilam
Pars Today- Ilam è una piccola regione situata nell’ovest dell’Iran, incastonata tra le maestose montagne di Zagros. Grazie alla sua natura incontaminata e affascinante, è conosciuta con soprannomi come "La sposa dei monti Zagros" e "La terra dell’alba".
Il nome Ilam compare nelle antiche iscrizioni babilonesi come Alam o Alamtu, che significano “montagna” o “terra del sorgere del sole”: una descrizione che ben rappresenta sia la natura che la posizione di questa provincia nella mappa dell’Iran.
Con una superficie di circa 20.333 km quadri, Ilam è la ventiduesima provincia dell’Iran per estensione. Condivide oltre 420 km di confine con l’Iraq, il che le conferisce una posizione strategica.
Il clima varia notevolmente: freddo e montuoso a nord, caldo e semi umido a sud. Questa diversità climatica ha favorito una straordinaria varietà naturale e biologica.
Le catene montuose come Kabirkuh, Qala Qiran e altre alture dei monti Zagros offrono panorami spettacolari, trasformando ogni visita in un’esperienza indimenticabile.
La vetta più alta della regione è Kan Seyfi, con i suoi 3.062 metri di altitudine, le cui pendici sono ricoperte da foreste di querce che fanno parte dei boschi semi secchi dei monti Zagros.
Un altro monte famoso è Qala Qiran, divenuto il simbolo della provincia e celebrato nei canti e nella poesia popolare. La sua salita è una vera sfida a causa delle forti inclinazioni, ma in primavera, ricoperto di fiori selvatici e querce, regala scenari mozzafiato.
La bellezza di Ilam non si limita alle montagne: le fertili pianure e i fiumi impetuosi sono fanno parte delle sue attrazioni naturali.
Il fiume Simareh, il più importante e ricco d’acqua della provincia, nasce dalle montagne di Nahavand e Alvand, annaffiando nel suo percorso vaste e produttive terre agricole. Oltre al Simareh, numerosi altri fiumi e ruscelli donano vita agli abitanti e alle coltivazioni della regione.
La vegetazione di Ilam è composta principalmente da querce, pistacchi selvatici (bene), fichi selvatici, ciliegi selvatici e biancospini. Questa ricca biodiversità ne fa una delle aree naturali più importanti dell’Iran, habitat di una vegetazione variegata e fonte di aria pura e gradevole per i visitatori.
Dal punto di vista energetico, Ilam ha un ruolo fondamentale: oltre il 90% delle riserve di petrolio e gas dell’Iran occidentale e circa l’11% delle risorse nazionali si trovano qui. Ciò ha reso questa regione uno dei poli petroliferi e del gas più rilevanti del Paese, contribuendo in modo significativo all’economia nazionale e favorendo lo sviluppo delle infrastrutture energetiche locali.
Ilam vanta anche una storia antichissima. Faceva parte della grande civiltà di Elam, una delle culture più importanti della regione nei millenni precedenti l’era cristiana. Nel corso dei secoli, il territorio è stato teatro di guerre, migrazioni e scambi culturali, scrivendo pagine fondamentali della storia iraniana.
Nei testi antichi, i nomi Verhesh o Merhesh probabilmente si riferiscono all’attuale Ilam e all’area del fiume Simareh. Nel corso della storia, la regione è stata governata da varie dinastie: dagli elamiti, agli achemenidi, ai medi, fino ai parti e ai sasanidi.
In epoca islamica, Ilam faceva parte del territorio di Kufa. Tra il quarto e il sesto secolo dell’Egira, dinastie locali come gli Hasanwayhidi e gli Atabeg di Lorestan dominarono la zona.
In epoca contemporanea, dopo la riforma delle suddivisioni amministrative all’inizio del 20esimo secolo, Ilam faceva inizialmente parte della provincia di Lorestan; nel 1974 divenne una provincia indipendente.
La popolazione di Ilam è composta principalmente da curdi e lor, divisi in vari clan e gruppi linguistici. Oltre al curdo e al lori, sono diffusi anche il laki e l’arabo, riflettendo la ricca diversità culturale e linguistica della regione.
I costumi tradizionali di Ilam uniscono elementi curdi e lori: gli uomini indossano larghi pantaloni curdi e turbanti, mentre le donne portano veli e abiti tradizionali, sostituiti nelle città da chador e foulard.
Tra i prodotti tipici vi sono i sandali fatti a mano (giveh), dolci locali come beji, bersaq e kaleh konji, oltre a pani tradizionali che conservano i sapori autentici della regione.
L’economia della provincia si basa principalmente su agricoltura e allevamento. È diffusa anche l’apicoltura nelle zone montane, che produce miele naturale di alta qualità.
L’industria ha un peso minore, ma l’apertura della zona di confine di Mehran ha aperto nuove prospettive per il commercio e il turismo internazionale.
Ilam è una terra che unisce storia e natura: un vero gioiello tra i monti Zagros, in attesa di essere scoperto.
Il distretto di Darreh Shahr, con le sue fortezze e i suoi siti archeologici, la fortezza Posht Qaleh, il tempio del fuoco di Siyah Gol e l’antica città di Madaktu, sono solo alcuni dei suoi tesori storici.
Anche la natura non è da meno: lo stretto di Razianeh, con le sue alte pareti rocciose; il lago gemello di Siah Gav tra i monti Kabirkuh; la grotta Zingan, conosciuta come “la grotta del paradiso”; e le foreste di querce di Sheshdar sono tra le mete più amate.
La laguna di Simareh, in primavera e in autunno, ospita numerose specie di uccelli migratori e acquatici che incantano i visitatori.
Negli ultimi anni, Ilam ha assunto grande importanza come principale via di passaggio per i pellegrini e i devoti di Imam Hussayn, Pace su di lui, durante il pellegrinaggio dell’Arbaeen.
La provincia è diventata uno dei corridoi principali per milioni di fedeli che ogni anno partecipano a questa imponente marcia verso Karbala.
L’Arbaeen è un rito religioso in cui i musulmani percorrono a piedi i sentieri che portano a Karbala per commemorare, quarantesimo giorno del martirio dell’Imam Hussayn (AS), il terzo Imam sciita. Oggi è considerato uno dei più grandi raduni pacifici del mondo e, dal 2014, la più grande marcia annuale a livello globale.
In questa occasione, le zone di frontiera della provincia di Ilam, in particolare quello di Mehran, diventano i punti di transito più frequentati per raggiungere l’Iraq.
Durante i circa quindici giorni dell’Arbaeen, tra 5 e 7 milioni di persone attraversano il confine di Mehran, tanto che Ilam è stata soprannominata “la capitale dei servitori dei pellegrini dell’Arbaeen”.
Il valico di Mehran è infatti il più trafficato per i pellegrini, grazie alla sua vicinanza a Najaf e Karbala. I passaggi avvengono 24 ore su 24. Dopo gli anni della guerra imposta dall’Iraq di Saddam e, soprattutto, dopo la sua caduta, la provincia è tornata a essere luogo di ritrovo per gli amanti della libertà, del sacrificio e dei devoti dell’Imam Husayn, Pace su di lui.
Va ricordato che Ilam fu una delle province in prima linea durante gli otto anni di guerra imposta contro l’Iran. Con oltre 60.000 combattenti, 3.000 martiri, 12.000 veterani e 337 prigionieri di guerra liberati, ha avuto un ruolo insostituibile nella difesa del Paese.
Onoriamo la memoria di questi eroi e vi diamo appuntamento al prossimo episodio, ancora dedicato alla provincia di Ilam.