L'Iran investe su Industry4.0, la quarta rivoluzione industriale
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di Davood Abbasi.
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Lug 16, 2017 22:44 Europe/Rome
  • L'Iran investe su Industry4.0, la quarta rivoluzione industriale

di Davood Abbasi.

45 milioni di utenti, internet per 932 citta' e 28 mila villaggi; l'amministrazione Rohani investe per affrettare il passaggio alla quarta rivoluzione industriale.

Un po' di teoria

Rivoluzione industriale 1.0: la forza dell'acqua e del vapore permettono di far funzionare sistemi meccanini (1784).

Rivoluzione industriale 2.0: l'elettricita' permette la produzione di massa (1870).

Rivoluzione industriale 3.0: elettronica e informatica permettono l'automazione ulteriore delle linee produttive (1969).

Rivoluzione industrial 4.0: i sistemi cyber-fisici. Questa rivoluzione e' gia' in corso da tempo. E' stata definita dagli studiosi esponenziale e totalmente differente dall'andamento lineare seguito da quelle precedenti. In questo salto tecnologico e industriale, si intrecciano la fisica, la tecnologia digitale e la biologia.

A livello tecnologico questa rivoluzione e' caratterizzata in primo luogo dalle telecomunicazioni e poi da sviluppi tecnologici in settori come intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologia, biotecnologia, scienza dei materiali, stampanti tridimensionali, meccanica quantistica e nuove fonti di energia.

L'investimento dell'Iran

Il 13 e 14 luglio si e' tenuta a Teheran in presenza di studiosi, imprenditori e accademici provenienti da tutto il mondo, la terza conferenza internazionale "Industry4.0" a Teheran, nella particolare cornice del salone ricevimenti della Milad Tower, la sesta piu' alta del mondo.

L'amministrazione Rohani ha dichiarato dal 2013 di voler investire sulla diffusione di internet e dell'incremento della qualita' delle telecomunicazioni, dato che esse sono scientificamente considerate la base della quarta rivoluzione industriale.

Il governo Rohani ha diffuso nella nazione i servizi per internet e ha fatto salire a 45 milioni gli utenti in Iran (su un totale di 80 milioni di persone), fornendo soprattutto internet nelle campagne e nei centri rurali; oggi si parla di 932 citta' e 28 mila villaggi iraniani collegati. L'Iran, tra l'altro, si presta bene al cambiamento per la popolazione giovane; il 60% della popolazione ha tra i 20 ed i 32 anni, 72 milioni hanno un cellulare (smartphone per la metà) e vi e' gia' la tecnologia 4G.

Secondo Nasser Ghanemzadeh, direttore della start-up Finnova,

“i nostri vecchi hanno iniziato a usare la tecnologia con gli smartphone, saltando direttamente la fase di digitalizzazione con i personal computer. C’è fame di tecnologia ed è per questo che tutti vogliono fare startup e la maggior parte si specializza nella creazione di software”.

Il ministro delle telecomunicazioni e della tecnologia dell'informazione, Mahmoud Vaezi, ha affermato a Teheran che oggi il governo iraniano sta pianificando per elevare "l'alfabetizzazione digitale e informatica", come uno dei requisiti della quarta rivoluzione industriale.

Il governo iraniano ha attuato anche il progetto di rete internet nazionale, un sistema che praticamente connette gli utenti con il resto del mondo solo quando essi in effetti digitano un sito straniero, mentre per i collegamenti interni, in pratica, viene attivata un'altra modalita' che non ritiene necessario il passaggio attraverso la rete internazionale.

Altro settore della quarta rivoluzione industriale in cui l'Iran ha investito molto a livello perlomeno scientifico e' la nanotecnologia, settore in cui Teheran e' la sesta al mondo per la produzione di articoli scientifici.

Una silicon valley iraniana

Negli ultimi anni a nord di Teheran, si e' sviluppata una vera e propria silicon valley dove sono nate le prime creature della quarta rivoluzione industriale in Iran.

Con una velocita' frenetica sono nate startup iraniane per offrire servizi che il mondo occidentale conosce da tempo: Digikala, valutata sui 150 milioni di dollari, è un e-commerce sul modello di Amazon; Cafe Bazaar è una app per Android che funziona come Google Play e con i suoi 20 milioni di utenti vale circa 20 milioni di dollari; ZarinPal svolge lo stesso ruolo di PayPal; Zoraq è il primo portale iraniano per la prenotazione dei viaggi sulla falsa riga di Expedia; la Groupon iraniana si chiama Takhfifan mentre Aparat è la YouTube persiana.  

Fortissime oggi a Teheran pure Snapp e Tap30, cloni di Uber che stanno cambiando praticamente il modo di vivere in una Teheran di 14 milioni di abitanti, dove la gente si sposta per lo più in automobile.