Mondiali 2018: la nazionale iraniana
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Giu 14, 2018 07:55 Europe/Rome
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MOSCA (Pars Today Italian) - Per la prima volta si cominciò a parlare seriamente della nazionale dell'Iran nel 1978: al tempo molti si stupirono che questa squadra debuttasse in un campionato del mondo al quale prendevano parte solamente 16 squadre.

Nella prima partita contro i forti olandesi gli iraniani proprio all'inizio avrebbero potuto fare due gol. Ma poi la mancanza di esperienza si fece sentire. Persero quella partita 0:3. Furono battuti anche dai peruviani, 1:4.

E invece nella partita con la Scozia gli iraniani furono sia gli eroi sia gli anti-eroi. All'inizio uno dei difensori si fece autogol da una distanza di 15 metri in maniera quasi ridicola. Ma nel secondo tempo con un calcio d'angolo l'Iran riuscì a pareggiare. Anche un solo punto in Argentina fu secondo molti giornalisti ed esperti un risultato incredibile.

La volta successiva la nazionale iraniana si presentò al campionato del mondo solo 20 anni dopo. Nel 1998. Ma si parlò di questa squadra molto di più della volta in Argentina. E la questione non era solo calcistica. Molti aspettavano con interesse la partita fra "nemici politici giurati", l'Iran e gli USA. Nessuno si aspettava che vincessero perché nel loro gruppo vi erano squadre forti come la Germania e la Jugoslavia.

Quella partita passò alla storia del calcio iraniano. La squadra marcò gli avversari per quasi tutta la partita. E proprio grazie a questo pressing gli iraniani riuscirono a fare due bei gol. Mentre gli americani solo uno e solo negli ultimi minuti di partita. Fra gli iraniani spiccò Mehdi Mahdavikia, autore del secondo gol.

Ai Mondiali del 2006 l'Iran non tenne a mente nulla: la nazionale perse contro il Portogallo e il Messico e pareggiò con la debole nazionale dell'Angola.

Ma nel 2011 nella nazionale cominciarono ad esserci dei cambiamenti legati soprattutto al nome del famoso selezionatore portoghese Carlos Queiroz il quale aveva vinto con il Manchester United e la nazionale portoghese. Lui guida la nazionale iraniana ancora oggi. Si tratta di un caso unico nella storia del calcio asiatico e africano. In questi Paesi mai nessuno è rimasto allenatore per 7 anni.

Queiroz riuscì a mantenere il calcio di potenza proprio dell'Iran e vi aggiunse un po' di velocità. Uno dei primi attaccanti della squadra è Sardar Azmoun, ben noto ai tifosi russi per le sue prestazioni al Rubin Kazan e al Rostov.

Nel 2014 l'Iran non fu di nuovo in grado di superare la fase a gironi dei Mondiali. Ma l'aria era comunque molto tesa. Durante la partita contro l'Argentina "Messi e company" non riuscirono a far gol all'Iran per 90 minuti. Ma ai supplementari l'Iran vacillò. Lionel Messi con un sensazionale tiro da lontano diede ulteriore conferma del proprio titolo di "re del calcio mondiale".

Cosa ci riserverà l'Iran ai Mondiali in Russia? Molto dipende dalla prima partita contro il Marocco. Se l'Iran vince, non è escluso che possa regalare emozioni nelle successive partite contro Spagna e Portogallo. Così almeno un certo Queiroz saprà cosa vuol dire giocare contro i propri connazionali.

 

 

 

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