Iran e Svizzera: bilaterali e nucleare
BERNA (Pars Today Italian) – Secondo e ultimo giorno oggi della visita ufficiale in Svizzera del presidente iraniano Hassan Rohani, all'insegna delle relazioni bilaterali e dell'accordo sul programma nucleare.
Berna e Teheran hanno confermato gli obiettivi della "road map" concordata nel 2016 al fine di intensificare i loro rapporti e la Confederazione ha ribadito il proprio sostegno all'accordo sul programma nucleare iraniano. Al termine dell'incontro sono state firmate un'intesa e due dichiarazioni d'intenti, precisa una nota governativa. Da parte elvetica erano presenti, accanto al presidente della Confederazione Alain Berset, i consiglieri federali Simonetta Sommaruga e Johann Schneider-Ammann. La delegazione iraniana era invece composta, oltre che da Rohani, dal ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif e da quello della sanità Hassan Ghazizadeh Hashemi. Per quel che riguarda il programma nucleare iraniano, il presidente della Confederazione ha esortato tutte le parti a procedere con cautela e a non mettere a repentaglio l'accordo "Joint Comprehensive Plan of Action", che costituisce un successo esemplare della diplomazia internazionale. "Potete contare su di noi sulla prosecuzione di questi sforzi", ha dichiarato Berset. Per quanto concerne l'annunciata reintroduzione delle sanzioni americane, la Svizzera si è impegnata a garantire che le transazioni per le merci umanitarie restino possibili anche in futuro. "La situazione attuale, dopo il ritiro degli USA dall'accordo, crea insicurezza e instabilità", ha deplorato il presidente della Confederazione. Questo accordo è "nell'interesse dei Paesi del mondo intero e della pace internazionale", ha dal canto suo sottolineato Rohani. Il presidente iraniano ha insistito sulla necessità per "tutti i Paesi" di rispettare l'intesa firmata nel 2015 dopo "lunghi e difficili negoziati". Durante i colloqui ufficiali le due parti si sono inoltre chieste come poter continuare a sfruttare appieno il potenziale legato alle relazioni bilaterali alla luce dell'annunciata reintroduzione delle sanzioni USA. Entrambi i Paesi hanno espresso soddisfazione per i risultati finora ottenuti in relazione alla "road map" concordata alla fine di febbraio 2016 e per l'intensificazione dei rapporti bilaterali avvenuta con successo da allora.