Iran sequestra petroliera nel Golfo Persico, Pasdaran confermano
Ieri pomeriggio le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno confermato il sequestro di una petroliera straniera per il contrabbando avvenuto domenica scorsa.
Un “cargo straniero” è stato fermato e sequestrato dai Pasdaran con l’accusa di contrabbando domenica scorsa nel Golfo Persico. Oggi, 18 luglio, è stato reso noto il comunicato delle Guardiani della rivoluzione in cui viene confermato il sequestro della nave. Lo riporta l’agenzia Tasnim. “Avendo verificato che la petroliera straniera si occupava di contrabbando di carburante, e per ordine delle autorità giudiziarie iraniane, la marina militare del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica l’ha bloccata nel corso di un'operazione improvvisa”, ha dichiarato il Corpo secondo il comunicato. “La nave cisterna straniera, in grado di trasportare 2 milioni di litri di carburante, aveva ricevuto del carburante di contrabbando da alcune piccole navi iraniane e in seguito avrebbe dovuto spedire il suo carico ad altre navi straniere lontano dall'isola iraniana (di Larak, ndr)“, fanno notare i Pasdaran. In precedenza è stato reso noto che a bordo della petroliera fermata nello stretto di Hormuz c'erano anche 12 membri del suo equipaggio. Il sequestro è stato effettuato a sud dell'isola di Larak. Le Guardie rivoluzionarie iraniane non hanno specificato il nome della nave, né la sua affiliazione, né la nazionalità dell'equipaggio. Tuttavia, le informazioni sul suo sequestro sono apparse sullo sfondo delle notizie sulla petroliera scomparsa nel Golfo Persico. Secondo i media si tratta della petroliera emiratina Riah che navigava nello stretto di Hormuz sabato scorso e che da quel momento non risulta rintracciabile. Allo stesso tempo, il ministero degli Esteri iraniano ha riferito che l'esercito iraniano aveva rimorchiato la nave cisterna sul suo territorio a causa di alcuni guasti tecnici.