I perchè del fallimento delle azioni ostili dell’Occidente contro l’Iran
(last modified Sun, 10 May 2020 08:27:59 GMT )
May 10, 2020 10:27 Europe/Rome
  • I perchè del fallimento delle azioni ostili dell’Occidente contro l’Iran

di Davood Abbasi

Per tutto il 2019 e i mesi trascorsi di questo 2020, l’elemento che caratterizza le politiche occidentali nei confronti dell’Iran, continua ad essere l’ostilità; un’ostilità che ha raggiunto livelli senza precedenti, considerando che gli Stati Uniti hanno proibito persino la vendita di medicinali e attrezzature mediche all’Iran nel pieno dell’emergenza COVID-19. Le politiche e le misure anti-iraniane sono anche militari, d’intelligence, e propagandistiche, ma nonostante tutto, la politica occidentale guidata dagli Usa contro l’Iran, che va avanti da 41 anni, si rivela sempre più fallimentare.

Si osserva invece, una chiara reazione da parte dell’Iran, che è riuscito a crescere sotto diversi aspetti e presentarsi come una potenza regionale in grado di contrastare le grandi potenze in quest’area.

E’ interessante poter capire le ragioni del fallimento delle politiche occidentali nei confronti dell’Iran.

L’elemento religioso-ideologico

Il sistema politico iraniano è basato su solide radici ideologiche e soprattutto su una lettura dell’Islam che induce e incoraggia il progresso. Se in altre nazioni versioni fasulle dell’Islam servono a frenare il progresso delle popolazioni, in Iran l’Islam ha portato il dinamismo. L’esempio più famoso è quello dell’istruzione universitaria per le donne; pressocchè assenti nel periodo dello Scià, oggi costituiscono i due terzi della popolazione universitaria e sono le più presenti nella vita politica, sociale, economica, scientifica e culturale in tutta la regione. L’Islam, inteso nella maniera in cui è stato interpretato dalla Repubblica Islamica, è un Islam che dona forza per lavorare, impegnarsi, non arrendersi e costruire una nazione sempre più forte. Sopportando l’aggressione di Saddam tra il 1980 ed il 1988, sopportando le sanzioni, sopportando difficoltà e minacce varie, il popolo iraniano ha dimostrato di essere animato da una forza di volontà incredibile che ha le radici proprio nella fede religiosa.

L’elemento democratico

I padri della Repubblica Islamica hanno posto le basi di un sistema basato sul voto popolare e che coinvolge la popolazione nelle più importanti decisioni della nazione. Il presidente della Repubblica, il Parlamento, i Consigli amministrativi delle città, i membri del Consiglio degli Esperti sono tutti eletti dal popolo che sente suo il sistema e può influire nella scelta delle sorti della nazione. E proprio per questo la popolazione è disposta a sacrifici; perchè è conscia di preservare un sistema proprio, che appartiene alla gente, e che soprattutto mette al centro la sicurezza e la prosperità della nazione.

L’elemento geografico

Un elemento che ha permesso all’Iran di poter avere un potere crescente, sono le rilevanti risorse naturali e la posizione avvantaggiata del territorio nazionale.

La produzione agricola imponente ha reso il Paese autosufficiente perlomeno nell’ambito alimentare. Si sono sviluppate industrie alimentari imponenti.

Il Mar Caspio al Nord ed il Golfo Persico ed il Mare dell’Oman al Sud sono doni che la nazione sfrutta.

Le ricche risorse che non si limitano al petrolio ed al gas, hanno fatto si che la nazione possa procedere allo sviluppo economico, industriale e tecnologico anche in presenza delle soffocanti sanzioni americane.

L’altro aspetto è che i lunghi confini terrestri e marittimi con altre nazioni, permettono scambi che le grandi potenze difficilmente possono ostacolare.

L'elemento culturale

Il sistema culturale della nazione, che ama il progresso ma deplora l'immoralita', e che cerca una via alternativa all'Occidente, ha messo in piedi un sistema che da' i suoi frutti anche nel mondo della scienza, dell'economia, dell'arte e dello sport. La popolazione iraniana colleziona successi e si rafforza senza perdere i suoi elementi culturali millenari basati su valori autentici. Gli stereotipi diffusi in Occidente, possono impedire che l'opinione pubblica occidentale sappia la verita', ma non cambiano certo la realta' della nazione che procede e si rafforza giorno dopo giorno, soprattutto grazie alla grande cultura e civilta' che rappresenta, e che ha voluto riscoprire e sfruttare al meglio, combinandone le parti migliori con il mondo moderno.

L’elemento dell’Alleanza

Dal 1979 il defunto padre della rivoluzione islamica, l’Imam Khomeini, dichiarò che la lotta della popolazione iraniana non era limitata allo Scià ma era parte di una lotta dei popoli oppressi di tutto il globo contro gli oppressori.

Nel corso di 41 anni, nazioni, realtà e movimenti un pò in tutto il mondo, hanno stretto legami con l’Iran che ha lavorato alla costruzione di alleanze.

E’ molto citata la cosiddetta Mezzaluna Sciita, soprattutto nei media occidentali, che cercano sempre di enfatizzare l’elemento sciiti-sunniti per creare divergenze nel mondo islamico, ma la verità è che il pensiero che racchiude l’interpretazione data all’Islam dagli iraniani, sciiti o sunniti, è un motivo di progresso e di salvezza. Oltre alle nazioni sciite della regione come l’Iraq, o altre dove vi sono consistenti gruppi di sciiti, come Siria, Libano e Yemen, in altre nazioni della regione come Oman, Palestina o Qatar, che non sono per nulla sciite, è chiaro che il modo di agire dell’Iran è molto più gradito di quello degli alleati degli Stati Uniti, come l’Arabia Saudita.

Per non parlare poi di nazioni cristiane o laiche, l’esempio sono l’Armenia, l’Azerbaijan e la Turchia, che hanno stretto relazioni molto vicine con l’Iran.

 

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