Qual è la posizione dell’Iran nel conflitto tra Armenia e Azerbaijan?
di Davood Abbasi
Nell’immaginario comune le repubbliche caucasiche di Armenia e Azerbaijan hanno molto di sovietico e per quanto riguarda l’Azerbaijan, semmai, qualcosa di turco-ottomano, ma in realtà pochi sanno che fino a meno di 2 secoli fa, entrambe le nazioni facevano parte della Persia storica.
In altre parole, senza le ingerenze del colonialismo, i due popoli che oggi si combattono formerebbero ancora oggi un’unico popolo, come è stato per secoli, quando vivevano con fratellanza sotto l’ombrello unificatore della cultura irano-islamica.
Oggi le due repubbliche sono ai ferri corti ed entrambe, hanno un pò di ragione; il Nagorno-Karabagh, la regione montuosa di 4,400 kmq, è sicuramente importante. Il Caucaso in generale collega il Mar Caspio al Mar Nero, è il vero e proprio ponte tra Asia occidentale ed Europa e nord e sud, ed in più è importante per la questione delle risorse energetiche.
Con la conquista dello Zar e poi con il passaggio dei territori caucasici nelle mani dei sovietici, i territori vennero ridistrubuiti artificialmente e le comunità divise in base alla razza e all’etnia, al contrario di ciò che si era verificato per secoli sotto la dominazione persiana.
Stalin diede la regione storicamente azera di Karabagh agli armeni e dopo il crollo dell’Unione Sovietica, l’Azerbaijan ha richiesto la restituzione della regione, e dal canto suo, l’Armenia ha fatto notare il cambio della composizione demografica della zona, chiedendo che essa rimanesse parte dell’Armenia o che almeno divenisse indipendente.
Le due nazioni dovrebbero trovare un compromesso ma non hanno potuto soprattutto per via delle ingerenze delle potenze straniere extra-territoriali, interessate alla vendita di armi.
In questa nuova ondata di tensioni, non è possibile non citare Turchia e il Regime Sionista che stanno gettando benzina sul fuoco sostenendo militarmente l’Azerbaijan.
La Turchia ha organizzato una manovra militare congiunta con l’Azerbaijan e dopo la fine delle esercitazioni non ha ritirato il suo esercito che ora dà supporto diretto nel conflitto ai danni dell’Armenia. Anche il regime di Israele fornisce armi e non per niente l'Armenia ha richiamato il suo ambasciatore dai territori occupati.
L’Iran è chiamato a riassumere quindi il suo ruolo storico di madrepatria e forse, con le buone relazioni che intrattiene con entrambe le parti in conflitto, può convincerle a tornare a pensare nella dimensione di popoli fratelli e non rivali.
Sicuramente la pace è a favore di Armenia e Azerbaijan, più della guerra, e sicuramente nell’interesse dell’Iran.
Per questo l’Iran, ha dichiarato sin da subito di voler mediare tra i due Paesi, invitandoli all’autocontrollo e alla soluzione pacifica del contenzioso. Una soluzione che esiste, è sta proprio nella ricerca delle origini e dello status che regnava in quelle zone del Caucaso solo 2 secoli fa.
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