Oggi giornata di Hafez, poeta iraniano senza tempo
Ogni anno, il 20 Mehr del calendario persiano ( l'11 ottobre), tutti gli iraniani e gli appassionati della lingua e letteratura persiano commemorano la giornata di Hafez, grande poeta persiano conosciuto da tutto il mondo come una delle basi principali della cultura persiana.
In merito al compleanno di Hafez, ogni anno, si festeggia l’omaggio a lui a Shiraz, la città iraniana dove è nato, situata nella regione del Fars; a festeggiarlo ci sono sempre i professori della lingua persiana, gli esperti della poesia hafeziana e gli appassionati del poeta persiano, provenienti dai cinque continenti.
Khaje Shams o-Din Mohammad Hafez-e Shirazi (1315 –1390), fu un mistico e poeta persiano. Il suo canzoniere (Divan) è un celebre classico della letteratura persiana.
Hafez di Shiraz che è conosciuto anche con il titolo di “lingua dell'Invisibile”- in persiano, lisān al-ghayb- è considerato il massimo poeta persiano di tutti i tempi, ispirò il Divano Occidentale-Orientale di Goethe.
La vita e le opere di Hafez sono state oggetto di analisi, commentari ed interpretazioni, ed hanno influenzato in modo determinante la poesia persiana successiva al XIV secolo. La sua influenza nella vita degli iraniani è testimoniata dal frequente uso dei suoi poemi nella musica tradizionale persiana, nelle arti visuali e nella calligrafia persiana.
Il mausoleo che contiene la sua tomba si trova a Shiraz, fu realizzato su progetto dell'architetto francese André Godard, risale al 1935 ed oggi, è un luogo di rilevante interesse turistico.
In Occidente, Hafez fu conosciuto all'inizio attraverso la traduzione integrale del Divan compiuta dal diplomatico e orientalista austriaco Joseph von Hammer-Purgstall (1812-1813). È noto per essere stato traduttore di letterature islamiche orientali e considerato come uno dei fondatori degli studi scientifici sull'Impero ottomano.
Fra i maggiori estimatori di Hafez vi furono, in Germania, il poeta Friedrich Rueckert (1788- 1866), un poeta tardo-romantico, traduttore, studioso e professore di lingue orientali Tedesco. E soprattutto Goethe che si ispirò al poeta persiano nella composizione del celebre Divano Occidentale-Orientale.
In Italia fu studiato inizialmente dal pioniere dell'iranistica italiana, Italo Pizzi, che tradusse alcune decine dei 500 componimenti di Hafez nella parte antologica della sua monumentale "Storia della poesia persiana" del 1884. La prima traduzione antologica contemporanea è dovuta all'iranista Carlo Saccone, dell'Università di Bologna (1998) ed altre versioni (2004-2008) sono dovute a Giovanni Maria D'Erme, orientalista e accademico italiano, professore di Lingua e letteratura persiana nell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" (1935-2011) e a Stefano Pellò, con Gianroberto Scarcia dell'Università di Venezia (2005).
Il manoscritto intitolato Raccolta di ghazal, è stato incluso dall'UNESCO, nel 2003, nel programma di tutela archivistica intitolato Memoria del mondo.
Ero perso con lo sguardo verso il mare
Ero perso con lo sguardo nell'orizzonte,
tutto e tutto appariva come uguale;
poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo,
ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione
di essere imprigionata fra le spine
non l'ho colta ma l'ho protetta con le mie mani,
non l'ho colta ma con lei ho condiviso e il profumo e le spine tutte quante.
Ah, stenderei il mio cuore come un tappeto sotto i tuoi passi,
ma temo per i tuoi piedi le spine di cui lo trafiggi.
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