Leader: 'rabbia dei musulmani contro l'offesa al Profeta (Saw), un segno che l'Ummah è viva'
(last modified 2020-11-03T07:46:46+00:00 )
Nov 03, 2020 08:46 Europe/Rome
  • Leader: 'rabbia dei musulmani contro l'offesa al Profeta (Saw), un segno che l'Ummah è viva'

- "La rabbia e la protesta dei musulmani contro l'offesa recata al nobile Profeta (Saw) e' un segno che l'Ummah islamica ancora è viva".

Cosi' la Guida suprema dell'Iran in un discorso trasmesso dal vivo in occasione della giornata 17 del mese islamico lunare di Rabi al-Awwal (martedi' 3 novembre), che ricade l'anniversario della nascita del Profeta Muhammad (Saw) e dell'Imam Jaafar Sadeq (as).

L'Ayatollah sayyed Ali Khamenei, si e' congratulato per le festivita' di oggi e poi ha tenuto a sottolineare che il principale nemico dell'Islam è l'arroganza mondiale e il sionismo che si oppongono all'Islam con tutto il loro potere.

Riferendosi alla pubblicazione delle vignette blasfeme (della rivista francese Charlie Hebdo in Francia, ndr), il Leader ha aggiunto: "Un fumettista ha commesso un errore, ma questa non è solo la perversione e la corruzione di un artista, ma e' la politica di un governo ( del presidente francese Emmanuel Macron, ndr) che sostiene quel misfatto, lo appoggia esplicitamente e lo collega alla libertà di espressione e ai diritti umani. Questa è la stessa politica che da' rifugio ai piu' violenti terroristi del mondo", ha proseguito l'ayatollah Khamenei citato dall'IRIB. 

"E' la stessa Francia che aveva fornito piu' aiuti a quel sanguinario di Saddam durante la guerra imposta alla Repubblica islamica", Secondo la Guida suprema "il sostegno alle vignette blasfeme e l'appoggio a Saddam e ai terroristi anti iraniani della Munafeqin (l'organizzazione terroristica del Mujaheddin del Popolo, ndr) sono due facce della stessa moneta".

E poi ancora "questi terroristi (del Munafeqin) sono gli stessi che uccisero il presidente (il martire Rajaei, ndr), il capo della magistratura (il martire Beheshti, ndr) e il primo ministro (il martire Bahonar, ndr) in Iran, oltre a diversi funzionari e 17.000 persone tra la gente comune". 

L'ayatollah Khamenei e' poi tornato a parlare delle offese all'Islam: "la rabbia e la protesta dell'Ummah (nazioni islamiche) hanno mostrato che il mondo islamico è vivo ancora, anche se alcuni capi dei paesi islamici non hanno reagito accettandto l' umiliazione". E poi ancora “Qualsiasi insulto all’Islam e al Profeta Maometto da parte dei Paesi occidentali, inclusi Stati Uniti e Francia, indica la natura tirannica e selvaggia della civiltà occidentale”. "Dal Rinascimento, una moderna barbarie e ferocia ha iniziato a formarsi in Occidente, causando povertà, ingiustizia e immoralità".

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