Iran respinge condanne a sue banche nel Bahrain
- La Bank Markazi (banca centrale) dell'Iran ha respinto le condanne annunciate nel Bahrain nei confronti delle banche iraniane per la mancanza della validità legale.
Di recente la Corte suprema penale del piccolo regno ha annunciato il blocco dei fondi della stessa banca Markazi ed altre istituzioni finanziarie della Repubblica islamica con l'accusa di frode e riciclaggio.
La decisione di Manama giunge un'ultima seria di sanzioni americane all’Iran che mirano a limitare la capacità di Tehran di importare aiuti umanitari.
"Nessun comunicato cu è giunto da parte del tribunale del Bahrain", l'ha detto Mortwza E'tberari, responsabile del dipartimento degli esami giuridici della banca Centrale della Repubblica islamica. "Se i verdetti, pur essendo illegittimi, verranno attuate, saremo pronti a dare una risposta adeguata", ha aggiunto il responsabile della banca Centrale iraniana citato dall'IRIB.
Il Dipartimento del Tesoro Usa ha annunciato di aver inserito nella sua lista nera 18 grandi banche iraniane perché ha identificato nel settore finanziario un’ulteriore via con cui il governo iraniano finanzia le sue attività.
Il nuovo giro di vite contro la Repubblica islamica ha scatenato immediatamente le proteste iraniane. Il suo ministro degli esteri, Mohamad Javad Zarif, ha accusato su gli Usa di voler “far saltare in aria gli ultimi nostri canali per pagare cibo e medicine”, ma ha rassicurato che “il popolo iraniano sopravvivrà a questa ultima crudeltà”. “Cospirare per affamare una popolazione – ha poi aggiunto – è un crimine contro l’umanità. Colpevoli e complici che bloccano il nostro denaro saranno assicurati alla giustizia”. Durissimo è anche il commento di Barbara Slavin, direttrice del Future of Iran Initiative al Consiglio atlantico. Secondo lei, infatti, le sanzioni sono “sadismo mascherato da politica estera” che “non faranno inginocchiare il governo iraniano, ma colpiranno solo le persone comuni, incoraggiando il contrabbando nel lungo termine”.
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