Leader elogia solenni commemorazioni del martire Soleimani in Iran e Iraq
TEHRAN - La Guida suprema oggi in un discorso televisivo ha ricordato come ogni anno il ricordo dei martiri della rivolta del popolo di Qom* contro il regime filo americano del Pahlavi, avvenuto nel 1978, definendola come il primo colpo sia alla monarchia che alla presenza dell'imperialismo Usa in Iran.
"La rivolta del popolo di Qom fu come il primo colpo che il profeta Abramo diede con ascia agli idoli del tempio, mandandoli in frantumi". Ha detto l'Ayatollah sayyed Ali Khamenei, che in seguito ha parlato degli ultimi sviluppi negli Stati Uniti, cioe' l'assalto al Congresso, e lo ha definito come una grande vergogna per questo paese.
In un'altra parte del suo discorso il Leader ha speso parole di elogio per le grandi commemorazioni di recente in Iran e Iraq, nel primo anniversario dell'uccisione, in un raid americano vicino all'aeroporto, del martire Qassem Soleimani, comandante a capo della forza Al Quds, e di Abu Mahdi al-Mohandes, numero due della mobilitazione irachena Hashd al-Shaabi.
La Guida suprema ha parlato anche deIl'accordo nucleare, ha difeso la ripresa dell'arricchimento dell'uranio al 20%, che fa parte del disimpegno nucleare iraniano, un'iniziativa questa che "è stata presa dopo che gli americani e i loro partner europei, firmatari del BARJAM (Piano d'azione congiunta globale) non hanno rispettato i loro obblighi. Ma in qualunque momento dovessero tornare a farlo, anche noi torneremo ai nostri obblighi", ha dichiarato. "La priorità è la revoca delle sanzioni perché si tratta di un diritto usurpato della nazione iraniana", ha aggiunto.
Il Leader ha parlato anche della produzione del vaccino anti Covid tutto iraniano, definendo un bene per il paese, e poi ha ordinato il divieto di importazione del vaccino americano o quello inglese, perche' "non abbiamo fiducia in loro" e poi ancora "a volte vogliono fare degli esperimenti i loro farmaci su altre nazioni". Questa sfiducia vale anche per la Francia, perché in passato "questo paese (Francia) ha esportato sangue infetto in Iran, e se i loro farmaci funzionano perché non li usano per il loro popolo, in modo da evitare il fallimento delle migliaia di morti nei loro Paesi?", ha aggiunto l'ayatollah Khamenei.
* Il 7 gennaio del 1978 il giornale Ettala’at, controllato dal regime monarchico di Mohammad Reza Pahlavi, pubblicò un articolo offensivo nei confronti dell'Imam Khomeini, provocando un effetto catastrofico. A Qom una folla inferocita si riversò per le strade e si scontrarono con la polizia: una brutale repressione con decine di morti e centinaia di feriti.
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