La rivoluzione Islamica dell'Iran del '79
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L’11 febbraio 1979 veniva proclamata la vittoria della rivoluzione che in Iran depose lo Shah
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Feb 01, 2021 05:22 Europe/Rome
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L’11 febbraio 1979 veniva proclamata la vittoria della rivoluzione che in Iran depose lo Shah

Quaranta due anni fa l’Imam Khomeini rientrava a Teheran, dopo anni di esilio all’estero, acclamato da folle festanti. Era il 31 gennaio del 1979: l’epilogo della Rivoluzione Islamica dell’Iiran, l’alba della Repubblica Islamica dell’Iran.

Il paese era al culmine di enormi tensioni sociali, politiche, economiche. Pochi giorni prima, il 16 gennaio, lo Scià Reza Pahlavi era stato costretto a fuggire in Marocco, oramai inviso a tutte le forze politiche per le sue politiche oppressive, per la corruzione dilagante, per l’egocentrismo, per lo sfarzo che ostentava a fronte di una popolazione in sempre maggiore difficoltà, per la violenza con cui aveva risposto alla crescente insofferenza delle classi più povere del paese, per la brutalità con cui (attraverso i Savak, i servizi segreti imperiali) aveva stroncato qualsiasi forma di dissenso 10 febbraio 1979 coincide con il giorno 22 del mese di Bahman del 1357, il risveglio islamico del popolo iraniano raggiunse il suo apice con la guida di Imam Khomeini: si pose fine all’epoca della monarchia ereditaria e fu istituito il governo della Repubblica islamica.

Il risveglio islamico in Iran iniziò nell’anno 1341 con la vigorosa protesta di Imam Khomeini, e di altri religiosi intellettuali, sia contro la proposta di legge che voleva riformare l’amministrazione locale, sia contro tutto ciò che Mohammad Reza Shah considerava la ‘rivoluzione bianca’ del re e della nazione.

Il secondo giorno del mese di Farvardin del 1342 ebbe luogo un’assemblea per commemorare il martirio di Imam Ja‘far as-Sadiq nella Scuola di Feiziye della città di Qom, dove un gruppo al soldo della Savak, la polizia segreta del regime dei Pahlavi, attaccò l’edificio e fece spargere sangue.

Tale episodio rese il clero e il popolo ancora più determinati e l’Ayatollah Khomeini tenne un discorso storico e memorabile.

A causa del suo appello, l’Ayatollah Khomeini fu arrestato dagli agenti della Savak nella notte del 15 Khordad 1342 e venne trasferito a Tehran.

Con la diffusione di questa notizia, si verificarono imponenti manifestazioni di protesta nelle diverse città del paese, mentre il regime dei Pahlavi dava l’ordine di reprimere tali sommosse popolari.

Nella rivolta storica del 15 Khordad 1342, data che segna un momento determinante dell’inizio del risveglio islamico in Iran, furono uccise e ferite migliaia di persone in molte città del paese.

Il 4 Aban 1343, nella Grande Moschea di Qom, Imam Khomeini pronunciò altre parole che lasciarono un segno indelebile e annunciarono un destino irreversibile: egli si opponeva ad una proposta di legge che voleva approvare i privilegi dei consulenti americani in Iran (capitolasion), e riteneva che potesse essere causa della schiavitù degli iraniani, nociva all’indipendenza del paese e un’onta incancellabile del regime dei Pahlavi.

Il 13 Aban 1343, la reazione della corona fu quella di mandare in esilio l’Ayatollah Khomeini, prima in Turchia e poi nella città di Najaf in Iraq.

Tuttavia, la lotta e le sommosse popolari continuarono.

Il 13 Mehr 1357, Imam Khomeini si trasferì in Francia, da dove dava il suo appoggio fondamentale alla rivoluzione islamica.

La sua abitazione nel piccolo villaggio di Neauphle le Chateau vicino a Parigi, divenne il centro della stampa mondiale.

Nel mese di Aban il livello di lotta raggiunse un livello tale che ci furono molti scioperi da parte dei lavoratori della Compagnia petrolifera, delle Poste e telegrafo, della Banca nazionale, dell’Ente per l’acqua, della radiotelevisione ed altri ancora.

Infine, dopo 15 anni di esilio, il giorno 12 Bahman 1357 Imam Khomeini ritornò in patria e con la sua guida il 22 Bahman 1357 – dopo tanti anni di lotta, tenacia, sacrifici e resistenza – la rivoluzione islamica raggiunse la vittoria finale grazie al sostegno del popolo.

Dunque, il primo Aprile 1979 con un referendum popolare venne costituita la Repubblica Islamica dell’Iran con il voto favorevole del 98,5% degli aventi diritto.

Fonte: https://www.irancultura.it/iranart/

 

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