Usa, Wp: 'un bene per noi sabotaggio nucleare da parte di Tel Aviv contro l'Iran'
L'atto di sabotaggio israeliano contor la centrale nucleare iraniana di Natanz è nell'interesse degli Stati Uniti, utile a "guadagnare tempo" nei colloqui di Vienna.
Washington - L'11 aprile si è verificato un incidente che ha interessato la rete di distribuzione elettrica del complesso nucleare Shahid Ahmadi Roshan della centrale nucleare di Natanz (Iran centrale). Teheran assicura che dietro l'incidente c'è stato il regime israeliano, promettendo di vendicarsi di questa azione di "terrorismo nucleare".
In un'elaborazione effettuata per il quotidiano statunitense The Washington Post, pubblicata lunedì, Dennis Ross, consigliere dell'amministrazione dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama (2009-2017), afferma che il sabotaggio israeliano "non è necessariamente un male", in quanto serve gli interessi del paese nordamericano.
“Ciò che gli israeliani avrebbero presumibilmente fatto sabotando Natanz non è necessariamente negativo. Da un lato, fa guadagnare tempo, per tanto l'amministrazione [del presidente americano Joe] Biden non avrà bisogno di sentirsi affrettato a raggiungere un'intesa con gli iraniani ", dice la nota.
Al momento, infatti, sono in corso trattative a Vienna (capitale austriaca) tra l'Iran e altri firmatari dell'accordo nucleare - Comprehensive Plan of Joint Action (BARJAM in iraniano) - finalizzato a rivitalizzare il patto e revocare gli embarghi unilaterali degli Stati Uniti imposti al paese iraniano.
Washington ha abbandonato unilateralmente l'accordo nel maggio 2018. Tehran ha aspettato un anno prima che le controparti prendessero le misure necessarie al riguardo; Tuttavia, data la passività dei partiti europei, di conseguenza, ha iniziato a ridurre gradualmente i propri impegni nucleari ai sensi degli articoli 26 e 36 del patto.
