Iran, Majlis: voto di fiducia al governo Raisi
Tehran - Il Majlis, parlamento iraniano, voterà la fiducia alla squadra del governo ...
composto da 13 ministri, presentata lo scorso 11 Agosto dal presidente Ebrahim Raisi. Lo riferisce l'IRIB
"Ora è il momento di lanciare un movimento rivoluzionario, una mobilitazione, saggia, coraggiosa e di partecipazione universale. È necessario usare la grande saggezza e capacità di partecipazione del popolo e l'assistenza del Parlamento Rivoluzionario per costruire un Iran forte". Ha detto Raisi davanti ai deputati riuniti per approvare la formazione del 13° governo dalla vittoria della Rivoluzione Islamica.
"Sappiamo che l'opportunità di lottare è di breve durata e la gente soffre troppo. Questa volta, solo con l'aiuto di Allah e della famiglia del Santo Profeta e mantenere una forte volontà, altrimenti non saremo in grado di completare il nostro importante compito"
La lista presentata da Raisi vede alcuni nomi noti a livello internazionale soprattutto per quanto riguarda Affari esteri, Interni e Petrolio.
Come responsabile della diplomazia iraniana, il presidente ha proposto Hossein Amir Abdollahian, viceministro degli Esteri dal 2011 al 2016 rispettivamente sotto l’ultimo mandato di Mahmoud Ahmadinejad e durante il primo governo di Hassan Rohani.
Per il ministero dell’Interno, Raisi ha proposto invece Ahmad Vahidi, generale dei Guardiani della rivoluzione islamica già ministro della Difesa dal 2009 al 2013 durante la presidenza di Ahmadinejad. Come ministro della Difesa, il presidente iraniano ha proposto Mohammad Reza Gharaei Ashtiani, dal 2019 vice capo di Stato maggiore delle Forze armate iraniane.
Al ministero del Petrolio, Raisi ha proposto invece Javad Owji già ex vice ministro e amministratore delegato della Compagnia nazionale per il gas.
Gli altri ministri proposti sono: Seyed Esmaeil Khatib all’Intelligence; Ali Akbar Mehrabian all’Energia; Seyed Reza Fatemi Amin al ministero dell’Industria; delle Miniere e del Commercio; Ehsan Khandouzi alle Finanze; Amir Hossein Rahimi alla Giustizia; Hamidreza Sajjadi al dicastero dello Sport e della Gioventù; Hossein Baghgoli alla Pubblica istruzione; Eisa Zarepor alle Comunicazioni; Ezzatollah Zarghami ai Beni Culturali; Hojjat Abdolmaleki alla Previdenza sociale e al Lavoro; Mohammad Ali Zolfigol al dicastero della Scienza, della Ricerca e della Tecnologia; Javad Sadatinezhad all’Agricoltura; Bahram Einollahi al ministero della Salute; Mohammad Mehdi Esmaeili per al dicastero per la Cultura; Rostam Ghasemi alle Strade e Sviluppo urbano.
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