Iran, visita del ministro degli Esteri del governo afghano
(last modified 2022-01-09T13:47:08+00:00 )
Gen 09, 2022 14:47 Europe/Rome
  • Iran, visita del ministro degli Esteri del governo afghano

Tehran - Il ministro degli Esteri afghano, Amir Khan Muttaqi, si è recato in Iran per discutere ...

della crisi dei rifugiati e di quella economica. Si tratta della prima visita di alto livello da quando i talebani hanno preso il potere, il 15 agosto 2021.

Secondo quanto riferito, l’8 gennaio, dal portavoce del ministro, le discussioni si sono concentrate su questioni politiche, economiche, commerciali e sulla questione dei rifugiati che dall’Afghanistan si sono spostati in Iran. Il Paese ospita già milioni di afghani e teme i nuovi afflussi. “Oggi, fondamentalmente non siamo al punto di riconoscere i talebani”, ha specificato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh. 

Iran e Afghanistan condividono un confine lungo oltre 900 chilometri e un passato comune che ha visto la cultura e la lingua persiana influenzare in modo particolare la regione occidentale afghana. Il confine rappresenta anche un luogo di scambi, leciti ed illeciti. Uno dei settori per cui i due Paesi hanno un ruolo strategico, per quanto riguarda il commercio, è sicuramente quello petrolifero: nel vicino Afghanistan, l'Iran ha venduto circa 400.000 tonnellate di carburante, da maggio 2020 a maggio 2021, secondo un rapporto pubblicato da PetroView, una piattaforma iraniana di ricerca e consulenza su petrolio e gas. Dall’altra parte, i flussi di carburante iraniano sono stati vitali per l’Afghanistan negli ultimi anni, secondo un report del governo afghano.

Da parte sua, l’Afghanistan non ha mai sviluppato una propria industria petrolifera. Il Paese conta solo sei piccole raffinerie che producono un numero limitato di barili di prodotti raffinati ciascuna. Queste funzionano con petrolio leggero proveniente dal Turkmenistan. Le due principali raffinerie dell’Uzbekistan forniscono i prodotti raffinati su rotaia e camion. Secondo fonti informate sui fatti, le forniture di condensato turkmeno, solitamente greggio leggero, sono cessate a luglio 2020, a causa dei combattimenti tra talebani e forze afghane, alla vigilia della presa di Kabul. 

 

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