Iran, la tomba del gen. martire Soleimani divenuta meta di pellegrinaggio
TEHERAN-Nel secondo anniversario del martirio del maggiore generale Soleimani, nonostante il tempo piovoso, centinaia di migliaia di persone sono accorse a Kerman per visitare il santuario di Hajj Qassem.
Il picco di afflusso è stato raggiunto all’ora del martirio, cioè a 1,20 minuti dalla mezzanotte.
Il santuario del martire Qassem Soleimani è diventato una destinazione per i suoi ammiratori dall’Iran e dall’estero e circa duemila persone visitano il suo santuario ogni giorno. Nel corso di quest’anno, nel cimitero dei martiri della città di Kerman, si sono svolte decine di programmi, tra cui quelli culturali.
Gli Stati Uniti sono responsabili di molti atti terroristici, come l’assassinio del gen. Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds dell’Iran, il 3 gennaio 2020. Il generale è stato ucciso durante un’operazione militare con attacco di droni sul suolo iracheno vicino all’aeroporto di Baghdad, e come affermato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, su ordine di Trump.
L’azione degli Stati Uniti è stata una violazione della sovranità nazionale dell’Iraq, un atto di aggressione contro un ufficiale militare iraniano e una chiara violazione del diritto internazionale. Questa azione è considerata un crimine di aggressione secondo lo statuto della Corte penale internazionale presso la quale i suoi autori possono essere perseguiti. Anche dal punto di vista del diritto consuetudinario relativo ad atti di aggressione, gli Stati Uniti hanno violato i propri obblighi, tra cui la Risoluzione che definisce gli atti di aggressione approvata nel 1970.(ilfarosulmondo)
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