La "città bruciata" dell'Iran, la città più avanzata del mondo antico, oggetto del recente convegno di archeologia in Italia
Pars Today- Nella città di Lecce, si svolge un evento artistico dedicato alla “Città bruciata” (Shahr-e Sukhte) dell’Iran, conosciuta come il Pompei d’Oriente. Dal 13 al 28 luglio 2024, il Monastero degli Olivetani di Lecce ospita una mostra fotografica, un’esposizione straordinaria che fa rivivere la storia e il mito di Shahr-e Sukhte.
Quando il mito diventa storia, vuole offrire dunque al pubblico una prima visione delle recenti scoperte archeologiche e scientifiche di questo sito dell’Ete del Bronzo, situato nella regione iraniana del Sistan-va-Baluchestan, sud-est dell'Iran, un sito antico e il 17° monumento storico dell'Iran nella lista dell'Unesco.
Grazie alle ricerche condotte da un team internazionale di studiosi, sotto gli auspici dell’Università del Salento e del Centro iraniano per le ricerche archeologiche, sono emerse nuove evidenze che ridisegnano il profilo di questa antica città. Contrariamente a molte altre civiltà dell’epoca, Shahr-e Sukhte era un luogo pacifico, privo di mura difensive e di armamenti, caratterizzato da un’organizzazione sociale matrilineare e interculturale.
All’evento della Shahr-e Sukhte (città bruciata), una metropoli fiorente circa 5000 anni fa, secondo quanto riportato dal portale Parstoday, sono intervenuti il Presidente dell'Università del Salento, l'ambasciatore d'Italia in Iran, il direttore della Scuola Specializzata in Beni Culturali di Lecce e il capo del Museo Nazionale dell'Iran.

Fabio Pollice, rettore dell'Università del Salento, riferendosi alle relazioni antiche tra Iran e Italia, ha affermato che questi rapporti non si sono interrotti nemmeno nelle situazioni politiche difficili.
Pollice ha descritto l'attività archeologica sull'Iran come uno degli onori dell'Università del Salento. “L'introduzione del progetto della città bruciata è il frutto della collaborazione degli esperti dei due paesi”.
Anche la signora Paola Amadei, ambasciatrice d'Italia in Iran, ha affermato in un videomessaggio che gli 8 anni di attività dell'Università del Salento sono il proseguimento dell'azione di altri archeologi italiani in Iran, iniziata 65 anni fa.

Anche Talia Monte, direttrice della Scuola Specialistica Beni Culturali di Lecce, ha detto che il titolo di questo convegno è stato scelto correttamente, perché con le scoperte fatte, abbiamo creduto che anche le leggende possano diventare storia. Siamo rimasti molto sorpresi dal progresso della civiltà del popolo iraniano in quel momento nella città bruciata e, grazie alla collaborazione delle ambasciate dei due paesi e alle consultazioni culturali, abbiamo potuto iniziare la nostra prima missione archeologica nel febbraio 2017.

Dal 13 al 28 luglio 2024, il Monastero degli Olivetani di Lecce ospita una mostra fotografica, un’esposizione straordinaria che fa rivivere la storia e il mito di Shahr-e Sukhte.
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