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Pezeshkian: Nella guerra di 12 giorni, il mondo ha osservato l'autorità del grande Iran
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Masoud Pezeshkian, Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran
Pars Today– In un messaggio in occasione della cessazione della guerra contro il regime sionista e gli Stati Uniti, il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Masoud Pezeshkian, ha espresso gratitudine a tutto il popolo iraniano, in ogni sua componente e fascia sociale.
Nel suo messaggio alla nazione iraniana, il Presidente dichiarando che siamo debitori della resistenza e della fermezza del nostro popolo, e crediamo profondamente che questa vittoria sia il frutto dell’unità, della calma e della coesione che si sono manifestate durante questo periodo, ha affermato: "Il merito di questa storica vittoria spetta al grande popolo iraniano, portatore di una civiltà millenaria: se il nemico avesse prestato maggiore attenzione al nostro passato e alla nostra identità, non avrebbe mai commesso un simile errore." Secondo quanto riportato da Pars Today, Pezeshkian ha sottolineato che bisogna impegnarsi affinché la coesione e l’unità nazionale, che rappresentano il più grande capitale del Paese, siano preservate nel tempo. "Con il sostegno reciproco, da oggi ci impegniamo insieme per costruire un domani migliore, un futuro più luminoso e un Iran ancora più forte."
Testo completo del messaggio del Presidente:
In nome di Dio, Clemente e Misericordioso
Saluto l’anima pura del fondatore della Rivoluzione Islamica, l’Imam Khomeini, e i martiri della nostra cara patria
E auguro salute e lunga vita alla Guida Suprema della Rivoluzione
Cari compatrioti, popolo valoroso e fiero dell’Iran!
Oggi, dopo la vostra eroica resistenza, assistiamo al cessate il fuoco e alla fine di una guerra di dodici giorni che è stata imposta al popolo iraniano dalla politica aggressiva e incendiaria del regime sionista.
Durante questi giorni, il mondo intero ha osservato l’autorità del grande Iran, sostenuto dal suo stesso popolo.
Sebbene il nemico terrorista sia stato l’artefice dell’aggressione, è stata la volontà e la determinazione del grande popolo iraniano a stabilirne la fine.
L’inizio di questa aggressione terroristica, giustificata da pretesti infondati e ripetitivi, è avvenuto mentre la Repubblica Islamica dell’Iran stava intraprendendo sforzi diplomatici per chiarire ogni equivoco nell’opinione pubblica attraverso la partecipazione a tavoli negoziali — proprio nel momento in cui il mondo era testimone di posizioni coerenti e decisioni coordinate da parte dell’Iran, contrapposte a comportamenti contraddittori e caotici dell’altra parte. La storia non dimenticherà mai i tradimenti e le violazioni dei patti da parte dei nemici dell’Iran, che hanno fatto ricorso all’aggressione proprio durante i negoziati.
Oggi il nemico aggressore è stato costretto ad accettare la fine del conflitto, subendo una punizione dura e storica.
Anche se la perdita di vite umane — tra cui donne, bambini, scienziati e coraggiosi comandanti militari — e i danni ad alcune infrastrutture rappresentano ferite profonde per la nostra nazione, le perdite inflitte al nemico, nonostante la forte censura mediatica e propagandistica, sono state ben oltre ogni immaginazione. Il nemico ha fallito nei suoi obiettivi maligni: distruggere le strutture, annientare il sapere nucleare e provocare disordini sociali. Al contrario, è crollato il mito dell’invincibilità del regime sionista e dei suoi alleati, e l’estensione dei danni inflitti a centri e infrastrutture essenziali nei territori occupati ha lanciato al mondo un messaggio chiaro: il prezzo da pagare per l’avventurismo contro l’Iran sarà sempre altissimo.
Grande popolo iraniano!
Siamo debitori della vostra resistenza e convinzione. Questa vittoria è il risultato della vostra unità, della vostra calma e della vostra coesione. Dobbiamo fare tutto il possibile per preservare questa unità preziosa, che è il più grande patrimonio della nostra nazione. Tutta la gloria di questa vittoria storica spetta a voi, popolo nobile e costruttore di civiltà. Se il nemico avesse compreso meglio la vostra storia e la vostra identità, non si avrebbe mai osato commettere tale errore. Da oggi, insieme e fianco a fianco, ci impegniamo per costruire un domani migliore, un futuro più luminoso e un Iran più forte.
In qualità di servitore del popolo iraniano, esprimo la mia profonda gratitudine a tutti voi, in particolare agli uomini coraggiosi delle Forze Armate — l’Esercito della Repubblica Islamica dell’Iran, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), la Forza di Polizia, la mobilitazione Basij, il Ministero dell’Intelligence e quello della Difesa —
nonché ai vigili del fuoco, alla Mezzaluna Rossa, al personale sanitario, ai commercianti, soprattutto nel settore dei servizi, ai media, agli artisti, agli sportivi e agli attivisti politici e civili che, in questo momento storico cruciale, hanno svolto un ruolo memorabile. Tutti gli apparati statali, i ministeri e le istituzioni rivoluzionarie si dedicheranno, da oggi, al risarcimento dei danni e alla ricostruzione delle zone colpite. Attraverso l’individuazione dei punti di forza e delle criticità emerse da questa prova, garantiremo vigilanza costante, mantenimento della prontezza e normalizzazione di tutte le attività nel Paese.
Ai Paesi vicini e della regione annunciamo che noi crediamo profondamente nella convivenza pacifica e nella stabilità, e la forza difensiva dell’Iran islamico è sempre stata e sarà al servizio della pace e dell’amicizia tra i popoli musulmani fratelli e i nostri vicini storici. La nostra intelligenza collettiva e il nostro senso di responsabilità renderanno vani i complotti dei nemici, che cercano solo di seminare discordia e divisione tra di noi.