Italia: indagato il capo di Stato maggiore della Difesa
ROMA - Il generale Enzo Vecciarelli è fra gli indagati della Procura di Roma in un''inchiesta su tangenti e corruzione nelle forniture agli apparati militari. Lo scrive il quotidiano La Verità.
I pm, secondo quanto riferisce il quotidiano, «sono risaliti a due aziende che producono abbigliamento e che avrebbero regalato vestiti anche a Vecciarelli». L'accusa di corruzione quindi «sarebbe legata ad abiti del valore di poche migliaia di euro o forse perfino inferiore. Spiccioli per chi può contare su stipendi a cinque zeri. Per questo risulta difficile credere che il generale non riuscirà a dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati», scrive La Verità. I magistrati romani avrebbero «praticamente concluso le investigazioni» della «cosiddetta operazione Minerva» e si prospetterebbe «un terremoto per le nostre Forze armate». Vecciarelli è in carica dal 6 novembre del 2018 ed il suo mandato scadrà il 5 novembre, quando passerà le consegne al suo successore, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, che è stato nominato dal Consiglio dei ministri il 19 ottobre. L'inchiesta «era diventata di pubblico dominio nel luglio del 2020 quando vennero applicate 31 misure cautelari», scrive La Verità, e le indagini, «condotte dalla squadra mobile capitolina, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal Pm Antonio Clemente, svelavano un sistema di tangenti e corruzione negli appalti per le forniture ad Esercito, Carabinieri, Aeronautica e Guardia di Finanza per un valore complessivo di 18,5 milioni di euro».
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