I piccoli tesori della vita
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L’essere umano, all’inizio del cammino della vita, è creato inconsapevole ma ricco di potenzialità Divine. Il Sacro Corano, sottolineando le Benedizioni di Dio, considera il diritto all’apprendimento e alla crescita intellettuale come uno dei diritti fondamentali di ogni bambino; un diritto che è affidato ai genitori, i quali devono, attraverso un’educazione adeguata, seminare nei cuori dei figli il seme della conoscenza e dell’etica.
(last modified 2025-11-01T11:08:26+00:00 )
Lug 22, 2025 10:22 Europe/Rome
  • I piccoli tesori della vita

L’essere umano, all’inizio del cammino della vita, è creato inconsapevole ma ricco di potenzialità Divine. Il Sacro Corano, sottolineando le Benedizioni di Dio, considera il diritto all’apprendimento e alla crescita intellettuale come uno dei diritti fondamentali di ogni bambino; un diritto che è affidato ai genitori, i quali devono, attraverso un’educazione adeguata, seminare nei cuori dei figli il seme della conoscenza e dell’etica.

La creazione dell’essere umano è un fenomeno straordinario, colmo dei segni di Saggezza Divina. Iddio Onnipotente ha posto l’uomo, all’inizio della sua esistenza, come un essere inconsapevole ma dotato di capacità illimitate di apprendere e crescere. Questa predisposizione innata all’acquisizione della conoscenza e alla comprensione rappresenta un diritto essenziale di ogni bambino, che spetta ai genitori coltivare. La Parola Divina, rivelando questa verità, illumina il cammino corretto per l’educazione e la formazione.

“Allah vi fa uscire dai ventri delle vostre madri sprovvisti di ogni scienza e vi dà udito, occhi e intelletto. Sarete riconoscenti?” (Sacro Corano, Sura An Nahl, versetto 78)

Questo versetto della Sura An-Nahl sottolinea uno dei più grandi diritti dei figli e dei doni divini: il diritto alla conoscenza e alla capacità di apprendere, dove Allah, Gloria a Lui l’Altissimo, presenta l’uomo, all’inizio della sua creazione, come un essere privo di sapere e conoscenza. Tuttavia, Egli Stesso, donando strumenti vitali come l’udito, la vista e il cuore (inteso come intelletto e comprensione), apre la strada all’acquisizione della scienza e della consapevolezza.

Questo versetto è una testimonianza del dovere dei genitori nell’insegnamento e nell’educazione dei figli. Dio, concedendo questi strumenti, ha preparato il terreno per lo sviluppo intellettuale e spirituale del bambino, spetta ai genitori sfruttare al massimo questa opportunità e guidare il figlio nel cammino della conoscenza, dell’etica e della comprensione corretta del mondo. È diritto del bambino che i genitori gli forniscano i mezzi necessari per la sua crescita mentale e spirituale, e che lo indirizzino verso la gratitudine per tali benedizioni.

Questo versetto indica che la vera gratitudine per questi doni si realizza solo attraverso un uso corretto di tali strumenti e attraverso la comprensione delle verità dell’esistenza. Ignorare questo diritto e non impegnarsi nell’educazione equivale a una forma di ingratitudine verso i Doni Divini; inoltre, ci ricorda che la nostra creazione non è solo fisica, ma comprende anche la crescita intellettuale e spirituale la quale è parte integrante di essa, e che i genitori hanno un ruolo fondamentale nel realizzare questa crescita. Pertanto, il diritto del figlio è il diritto alla conoscenza e allo sviluppo delle proprie potenzialità.