Islam, 'Darajat al-wasilah', cosa significa e chi appartiene questo grado?
Domanda: Che cosӏ il "Paradiso al-wasilah"? Potete spiegarlo? Si trova vicino a Iddio il Sublime?
Iddio in un versetto del Corano dice:
»وَ ابْتَغُوا إِلَیْهِ الْوَسیلَة«
"Cercate il mezzo [che vi avvicina] a Lui"[1].Esistono diverse interpretazioni in merito alla wasilah (mezzo), tuttavia in alcuni hadìth essa viene presentata come uno stato e un livello del paradiso.In un hadìth l'Inviato di Dio (S), in merito alla sua importanza e descrivendola, dice: "Ogniqualvolta esprimete una richiesta a Iddio per me, richiedete la wasilah". Il narratore riporta che chiesero a quel nobile cosa fosse la wasilah; l'Inviato di Dio (S) rispose:"Essa è la mia scala (grado) nel Paradiso, possiede mille gradini e tra ogni gradino vi è un mese di distanza percorso a cavallo, i suoi gradini sono costruiti con varie pietre preziose, un gradino con peridòto[2], un gradino con rubino, un gradino d'oro e un gradino d'argento. Il Giorno della Resurrezione (la mia scala) verrà innalzata accanto alle scale degli altri profeti, ed essa, tra le loro scale, sarà come la luna tra le stelle. In quel giorno nessun profeta, nessuna persona benefattrice, né alcun martire si asterrà dal dire: «Beato colui che possiede questa scala». A quel punto sarà emesso un suono da Dio, udito da tutti i profeti e da tutte le creature, che dirà: «Questo grado è del (il nobile) Muhammad (S)». E io, indossando un abito di luce e la corona nobile e regale sul capo, camminerò nel deserto della resurrezione; Alì ibn Abi Talib davanti a me innalzerà il mio stendardo, che è la bandiera della 'Lode (Hamd)' recante la scritta 'la ilaha illAllah, al-muflihun humul-fa'izun bi-Llah'[3]. Quando passeremo di fronte ai profeti, essi diranno: «Codesti due sono due nobili angeli, finora non li abbiamo conosciuti né visti». E mentre passeremo tra le file di angeli, essi diranno: «Codesti due sono profeti inviati». Procederemo fino al luogo dell'installazione della scala e, a quel punto, io la salirò e Alì mi seguirà fino al gradino più alto, dove mi stabilirò e Alì si fermerà un gradino più sotto. In quel giorno nessun profeta, nessuna persona benefattrice, né alcun martire potrà fare a meno di dire: «Beati questi due servi di Dio, così diletti presso di Lui!». A quel punto da parte di Dio giungerà un suono alto che tutti i profeti, i benefattori, i martiri e i credenti udiranno: «Questo è il Mio aiutante 'Muhammad', e questo è Alì il mio luogotenente: beato chi lo amava e guai a chi ha maturato rancore verso di lui nel cuore e ha mentito riguardo a lui»"[4].Alla luce di questo, nonché di un altro hadìth in cui l'Inviato di Dio (S) dice al nobile Alì (A):
»إِنَّ لَکَ فِی الْجَنَّةِ [دَرَجَةً وَ هِیَ] دَرَجَةُ الْوَسِیلَةِ فَطُوبَى لَکَ وَ لِشِیعَتِکَ مِنْ بَعْدِک[5]«
“In realtà per te nel Paradiso c’è [un grado ed esso è] il grado della wasilah, perciò beati te e i tuoi seguaci dopo di te”, diviene chiaro che il "darajat al-wasilah" è uno dei gradi elevati del Paradiso e che a sua volta esso possiede dei livelli; quello più elevato è una peculiarità del Profeta dell'Islam (S), un livello che non ha raggiunto e non raggiungerà mai nessuna creatura. Il livello successivo (inferiore) appartiene al nobile Alì (A) e quelli successivi (inferiori) appartengono ai suoi seguaci.
[1] Sacro Corano, 5:35.
[2] Appartiene a un gruppo di silicati di ferro e magnesio simili allo smeraldo color verde oliva.
[3] "Non c'è divinità all'infuori di Allah, salvi sono coloro i quali sono diventati beati avvicinandosi a Dio".
[4] Ta'wil al-ayat al-zahirat fi faza'il al-'itrat al-tahira, Alì Astar Abadi, ricercatore e revisore: Hoseyn Ostad Valy, pp. 152-153, Qom, Mu'assisat al-nashr al-islami, prima stampa, 1409 AH; Ma'ani al-akhbar, Muhammad ibn Alì ibn Babaway, ricercatore e revisore: Alì Akbar Ghaffari, Al-nas, p. 116 del testo originale, Qom, Daftar-e entesharat-e eslami, prima stampa, 1403 AH.
[5] Mi'at manqabat min manaqib Amir al-Mu'minin wa al-A'imma (A), Muhammad ibn Ahmad ibn Shazan, p. 86, Qom, Madrisat al-Imam al-Mahdi (AJ), prima stampa, 1407 AH.
Fonte: http://www.islamquest.net/it/archive/it20869
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