Scoperta la più grande ed antica struttura della civiltà Maya
(last modified Thu, 04 Jun 2020 17:46:02 GMT )
Giu 04, 2020 19:46 Europe/Rome
  • Scoperta la più grande ed antica struttura della civiltà Maya

CITTA' DEL MESSICO (Pars Today Italian) - Il suo nome è Aguada Fénix ed è la più grande ed antica struttura monumentale della civiltà Maya.

Situata nel sottosuolo di Tabasco, in Messico, è stata scoperta dagli archeologi dell’Università dell’Arizona, che hanno raccolto dati grazie ad un sondaggio aereo effettuato con metodo Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging (LIDAR).

Si tratta di una tipologia di telerilevamento laser che riproduce una mappa 3D della superficie sottostante. 

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature.

“Abbiamo sempre pensato che la popolazione Maya si fosse evoluta in maniera graduale, con piccoli villaggi emersi durante il periodo pre-classico medio, dal 1.000 al 350 a.C., ma il nostro studio ribalta questo modello”, ha dichiarato Takeshi Inomata della School of Anthropology dell’Università dell’Arizona. A riportare le parole dell’archeologo è la Cnn.

Secondo i ricercatori, il sito sarebbe costituito da una piattaforma elevata che misura 1.413 metri da nord a sud e 399 metri da est a ovest, con nove strade rialzate che si estendono dalla piattaforma. Sulla datazione, gli archeologi affermano: “Grazie alla datazione al radiocarbonio, abbiamo determinato che la piattaforma risale al periodo tra il 1.000 e l’800 a.C., il che la rende la più antica struttura monumentale della civiltà Maya trovata fino a questo momento”.

Takeshi Inomata ha proseguito affermando che Aguada Fénix presenta diversi elementi di discontinuità rispetto alle strutture rinvenute in altri siti del Messico, spiegando il funzionamento del  metodo LIDAR: “Consente di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un aereo o un drone che sorvolano l’area di interesse e scansionano la zona grazie a impulsi laser, in modo che i segnali di rimbalzo generano quella che viene considerata una nuvola di dati, che viene poi elaborata al computer in un modello che riproduca il terreno”.

La tecnica permette di realizzare una sorta di mappa topografica della superficie, distinguendo elementi antropici da strutture geologiche. “Le immagini LIDAR ricostruite dopo un singolo volo aereo possono fornire più informazioni di quante potrebbero derivare da decenni di indagini archeologiche convenzionali. Sono stati necessari solo tre anni per mappare la struttura di Aguada Fénix, un decimo del tempo che avremmo impiegato con l’archeologia tradizionale”, ha commentato ancora Inomata.

Il ricercatore ha concluso affermando di confidare nel fatto “che il lavoro possa gettare nuova luce sulle funzioni dell’architettura pubblica dei Maya, aprendo la strada ad ulteriori studi”.

 

Fonte:huffingtonpost.it/

Tag