L'eccesso di igiene non azzera le difese immunitarie
WASHINGTON-Quello della "casa troppo pulita" che non aiuta a sviluppare le difese immunitarie è l'alibi perfetto per chi è rimasto indietro con qualche giro di lavatrice e aspirapolvere. Peccato che sia... sbagliato:
l'eccesso di igiene domestica non ha effetti di rilievo sulla capacità di respingere l'attacco di virus e batteri. A smontare questo falso mito sulla salute che - insieme ad altri "classici" come gli otto bicchieri d'acqua al giorno - ci trasciniamo da tempo, ci pensa una revisione degli studi su igiene e microbiota pubblicata sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.
«In questo articolo cominciamo a riconciliare l'apparente conflitto tra il bisogno di pulizia e igiene che ci tengano liberi da patogeni e la necessità di microrganismi che popolino il nostro intestino e organizzino il nostro sistema immunitario e metabolico» spiega Graham Rook, microbiologo dell'University College London. Lo scienziato lo fa con quattro valide motivazioni, che riprendiamo qui di seguito.
1. I BAMBINI COSTRUISCONO UN SISTEMA IMMUNITARIO SANO ANCHE IN UNA CASA PULITA. Secondo l'ipotesi dell'igiene (che, appunto, è a favore di una moderata esposizione a germi e batteri), lasciare che i bambini si espongano a microrganismi evoluti insieme all'uomo contribuisce a sviluppare un sistema immunitario efficiente, e a scongiurare allergie e patologie autoimmuni.
Tuttavia, il trasferimento dei microrganismi "buoni" ai bambini avviene soprattutto attraverso le interazioni sociali, prima con la madre e poi con i familiari più stretti. I veri fattori che riducono questo passaggio e aumentano le probabilità di problemi di regolazione immunologica sono un parto cesareo, la mancanza dell'allattamento e di altre occasioni di vicinanza tra madre e bambino, oltre all'utilizzo frequente di antibiotici e un'alimentazione inadeguata. Insomma: una casa tirata a lucido conta poco.(focus.it/)
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