Nadal, Djokovic e Jacobs: ingiusta esclusione atleti russi nel tennis

MADRID - "Quello che succede a Wimbledon non ha importanza. Quello che importa è che ...

la crisi dell'Ucraina finisca quanto prima. Posso capire e rispettare la decisione, però al tempo stesso i miei compagni non hanno per nulla colpa. Per me questa è una decisione ingiusta per loro". Così il campione spagnolo Rafael Nadal si è schierato contro la decisione degli organizzatori di Wimbledon di escludere dal torneo gli atleti russi e bielorussi.

"Decisione ingiusta, sport porta la pace". Anche Marcell Jacobs, il velocista che ha fatto la storia dell'atletica italiana vincendo per la prima volta un orotmpico nei 100 metri, si schiera contro Wimbledon. "Non sono la persona adatta per parlare di queste cose anche perché non seguo tanto tutto questo", la premessa del campione lombardo, che però poi prosegue: "Sicuramente il fatto di escludere la Russia da queste grandi manifestazioni non lo trovo giusto perché gli sportivi non c'entrano nulla con questa situazione. Solitamente lo sport ha fatto far pace". Come loro la pensano anche un altro campione del tennis, Novak Djokovic. "Continuo a sostenere la mia posizione di non sostenere la decisione di Wimbledon. Penso che non sia giusto, non è giusto, ma è quello che è". Ha detto il fuoriclasse serbo.

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