Unicef, 24 milioni di bambini a rischio in Medio Oriente e Nord Africa
(last modified 2017-05-24T18:11:00+00:00 )
May 24, 2017 20:11 Europe/Rome
  • Unicef, 24 milioni di bambini a rischio in Medio Oriente e Nord Africa

GINEVRA (Pars Today Italian) – La violenza e i conflitti in Medio Oriente e nel Nord Africa stanno mettendo in pericolo la salute di 24 milioni di bambini in Yemen, in Siria, nella Striscia di Gaza, in Iraq, in Libia e in Sudan.

È quanto denunciato oggi in una nota dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), secondo cui i danni alle infrastrutture sanitarie hanno privato migliaia di bambini di assistenza sanitaria essenziale e compromesso gravemente i servizi idrici e sanitari, causando la diffusione di malattie trasmesse dall'acqua, mentre l'assistenza sanitaria preventiva e la fornitura di beni alimentari nutrienti sono insufficienti per soddisfare le esigenze dei bambini. “La violenza sta paralizzando i sistemi sanitari nei paesi colpiti da conflitti e minaccia la sopravvivenza dei bambini”, ha dichiarato Geert Cappelaere, direttore regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. "Oltre le bombe, i proiettili e le esplosioni, innumerevoli bambini stanno morendo in silenzio a causa di malattie che potrebbero essere facilmente prevenute e trattate". In Yemen, dove 9,6 milioni di bambini sono a rischio, il conflitto in corso da due anni ha spinto il paese sull'orlo della carestia, con una diffusa malnutrizione acuta grave fra la popolazione infantile. In Siria sono 5,8 milioni i minori a rischio, di cui 2 milioni vivono sotto assedio e in aree difficili da raggiungere con gli aiuti umanitari. Nella Striscia di Gaza un milione di bambini necessitano di assistenza umanitaria mentre in Iraq la cifra sale a 5,1 milioni bambini, di cui 85 mila sono intrappolati nell’ovest di Mosul, restando tagliati fuori dagli aiuti umanitari negli ultimi sette mesi e con un accesso limitato alle cure mediche. In Libia, dove 450 mila bambini sono in stato di bisogno, oltre 1,3 milioni di minori non saranno vaccinati contro il morbillo e la rosolia, restando a rischio di malattie altamente contagiose e potenzialmente letali. Infine, in Sudan sono 2,3 milioni i bambini in stato di bisogno, con oltre 8 mila casi di diarrea acuta registrati soltanto negli ultimi otto mesi nelle aree colpite dal conflitto. In questi paesi l'Unicef e i suoi partner stanno lavorando 24 ore su 24 per fornire ai bambini vulnerabili l'accesso ad acqua sicura, il trattamento delle acque e forniture mediche e nutrizionali per prevenire il collasso totale dei sistemi sanitari essenziali.

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