G7 ambiente approva dichiarazione finale, Usa si sfilano su clima
ROMA (Pars Today Italian) – Il summit G7 di Bologna si è chiuso con l'approvazione all'unanimità del documento finale, quindi anche con l'assenso degli Stati Uniti che però hanno voluto una nota in cui precisano di non aderire alla parte del documento sul cambiamento climatico e a quella sulle banche multilaterali di sviluppo.
Nella nota alla sezione due del documento - Climate Change - gli Usa precisano": "Noi Stati Uniti d'America continuiamo a dimostrare attraverso l'azione, avendo ridotto la nostra impronta di CO2. Gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi con i partner in un modo che sia coerente con le nostre priorità nazionali, preservando sia una forte economia che un ambiente salubre. Di conseguenza, noi Stati Uniti non aderiamo a queste sezioni del comunicato sul clima e le banche multilaterali di sviluppo, agendo così rispetto al nostro recente annuncio di ritirarci e cessare immediatamente l'attuazione dell'accordo di Parigi e gli impegni finanziari associati". Ildocumento G7 si apre con un'agenda "per lo sviluppo sostenibile sino al 2030" in cui i paesi si impegnano "a integrare le dimensini economiche, sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile a beneficio della gente, del pianeta, della prosperità e della pace". Nella sezione 2 sul "cambiamento climatico" i ministri dell'ambiente di Canada, Francia, Germania, Italia e Giappone, riaffermano il loro impegno a rispettare quanto stabilito nella conferenza Cop 21 di Parigi sull'ambiente. La terza parte del documento è dedicata alla "finanza sostenibile" mentre la quarta di concentra sull'efficienza delle risorse e sul management sostenibile. Segue una parte specificamente dedicata alla pulizia dei mari. Il punto sei è dedicato alle "banche multiraterali di sviluppo" per la realizzazione e il sostegno dell'Agenda 2030 e dell'accordo di Parigi (e anche qui c'è come detto la presa di distanza degli Usa). Concludono il documento una serie di punti dedicate alla "riforma fiscale ambientale", alle "Politiche ambientali e per l'occupazione", all'"Africa", e alle università e alle aziende per lo sviluppo sostenibile.