Unicef: 50mila casi di talassemia nello Yemen
(last modified 2020-04-20T10:36:44+00:00 )
Apr 20, 2020 12:36 Europe/Rome
  • Unicef: 50mila casi di talassemia nello Yemen

L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha rivelato mercoledì scorso che 50mila casi di disturbi del sangue sono registrati nello Yemen, mentre 700 nuovi casi di talassemia vengono diagnosticati ogni anno.

La guerra Usa-Arabia Saudita contro lo Yemen sta entrando nel sesto anno con il risultato di una delle peggiori crisi umanitarie del mondo. Quasi la metà delle strutture sanitarie ha smesso di funzionare a causa di inadeguata forza lavoro, scorte limitate, danni e insicurezza in corso. I danni ai sistemi idrici e igienico-sanitari hanno creato difficoltà nell’accesso all’acqua potabile pulita e sicura, che contribuisce in modo significativo a quello che è stato il più grande focolaio di colera al mondo, che ha colpito oltre 2,2 milioni di persone da aprile 2017.

Questa brutale aggressione militare, insieme alla diffusione di malattie prevenibili con il vaccino e bisogni sanitari insoddisfatti, evidenziano la crescente necessità di aiuti umanitari fondamentali per salvare la vita. “Oggi attraverso lo Yemen, ci sono 1991 siti di sentinella attivi che stanno rilevando e riferendo elettronicamente 28 diverse malattie altamente patogene come colera, dengue, febbre emorragica virale, morbillo, pertosse e paralisi flaccida acuta”, ha dichiarato l’Unicef. A livello globale, ogni anno nascono oltre 50mila persone con una grave forma di talassemia, circa l’80% di questi casi si verifica nei Paesi in via di sviluppo. La talassemia è una malattia del sangue trasmessa attraverso le famiglie (ereditate) in cui il corpo produce una forma anormale o una quantità inadeguata di emoglobina. L’emoglobina è la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno. Il disturbo provoca la distruzione di un gran numero di globuli rossi, che porta all’anemia. 

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