Esplosione Beirut, non ci sono sopravvissuti
Non sono stati trovati i corpi "né vivi né morti"
Beirut- A piu` di un mese dall'esplosione che il 4 agosto scorso ha devastato Beirut e ucciso 190 persone, è stato percepito durante i lavori fra le macerie un flebile battito cardiaco che ha acceso la speranza di trovare ancora un sopravvissuto.
Ma, si è dissolta anche l'ultima speranza di trovare una persona viva tra le rovine di un immobile del quartiere di Beirut. Un team di ricercatori cileni che da settimane scavava sotto le macerie dei palazzi crollati nella zona di Ashrafieh, aveva affermato di aver individuato due corpi sotto le macerie grazie a scanner termici. E di aver sentito, o creduto di aver sentito, un battito cardiaco.
Tutta Beirut ha sperato nel miracolo ma il responsabile del servizio soccorsi è stato chiaro: "Non c'è più niente da fare", ha detto il direttore delle operazioni di salvataggio, George Abou Moussa, "non c'erano né vivi né morti", ha precisato.
I soccorritori hanno ripreso le operazioni di ricerca nelle prime ore di venerdì tra le macerie di un edificio crollato.
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