Siria: Putin, bisogna promuovere il ritorno di profughi
"Si uniscono ai militanti e possono rappresentare una minaccia per il Paese di soggiorno"
Mosca - Oltre 6,5 milioni di rifugiati siriani sono attualmente fuori dai confini del Paese e il loro ritorno a casa servirebbe anche agli interessi delle nazioni che li ospitano, compresa la riduzione della minaccia da parte di coloro "influenzati dai radicali", ha detto ieri il presidente della Russia, Vladimir Putin alla sua controparte siriana, Bashar Assad.
"Purtroppo, oltre 6,5 milioni di rifugiati sono attualmente fuori dalla Siria. La maggior parte di loro sono cittadini che possono e dovrebbero partecipare alla restaurazione del loro Paese. A parte questo, il loro ritorno servirebbe a salvaguardare gli interessi degli stessi Paesi di soggiorno, primi fra tutti, i Pesi vicini della Siria", ha detto Putin, indicando le spese significative sostenute da queste nazioni e sottolineando anche che i giovani rifugiati “spesso sono influenzati dai radicali, si uniscono ai militanti e possono rappresentare una minaccia per il Paese di soggiorno".
Oltre 850.000 siriani sono già tornati in patria dall'estero, ha detto Putin.
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