Covid a Gaza: si rischia catastrofe umanitaria
(last modified Tue, 17 Nov 2020 03:29:26 GMT )
Nov 17, 2020 04:29 Europe/Rome
  • Covid a Gaza: si rischia catastrofe umanitaria

Il Mediterraneo bagna anche le spiagge della Palestina, come quelle di Gaza, il più grande carcere a cielo aperto del Pianeta.

Gaza- Lo European Hospital e l’Al Awda Hospital di Gaza hanno inviato una richiesta lanciando l’allarme sull’emergenza sanitaria che colpisce la popolazione palestinese in questi giorni. È urgente avere il necessario per contenere e prevenire la diffusione incontrollata del Coronavirus.

Il Mediterraneo bagna anche le spiagge della Palestina, come quelle di Gaza, il più grande carcere a cielo aperto del Pianeta. Chi nasce entro quei confini, segnati per terra, per mare e per aria dale forze del regime sionista, vive in una condizione simile a quella di un detenuto. Non si esce e non si entra con facilità da Gaza. A Gaza più del 95% dell’acqua è inquinata, non è potabile e sicuramente non può essere utilizzata per sterilizzare le mani, nemmeno dei medici. La scarsa qualità di questo bene primario ha conseguenze pesanti sulle condizioni di salute della popolazione, con tassi elevati di immunodepressione e malattie. L’elettricità è centellinata, per poche ore al giorno si può fare affidamento sulla rete elettrica, ma non è comunque abbastanza per sostenere le postazioni di terapia intensiva degli ospedali. Il resto del tempo bisogna ricorrere ai generatori.

È ora di richiamare la comunità internazionale alla propria responsabilità verso le violazioni del diritto internazionale perpetrate dal regime sionista, senza più ignorare le profonde ingiustizie che pesano sul popolo palestinese.

 

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