Ue avverte: 200 famiglie palestinesi minacciate di imminente sfratto
“Negli ultimi anni, il numero di decisioni di sfratto è aumentato, in particolare a Sheikh Jarrah e Silwan, dove intere comunità di quasi 200 famiglie sono a rischio".
Al-Quds. L’Ue ha avvertito che 200 famiglie palestinesi stanno affrontando minacce di imminente sfratto dalle loro case, e la conseguente sostituzione con coloni sionisti, invitando il regime di Tel Aviv a fare marcia indietro su questa violazione del diritto internazionale.
Ciò è emerso in una dichiarazione rilasciata venerdì 11 dicembre dal rappresentante dell’Unione europea in accordo con i capi delle missioni dell’UE a Al-Quds (Gerusalemme) e Ramallah.
“Negli ultimi anni, il numero di decisioni di sfratto è aumentato, in particolare a Sheikh Jarrah e Silwan, dove intere comunità di quasi 200 famiglie sono a rischio. Dal 2015, nella sola Batan al-Hawa, 14 famiglie hanno già perso la casa e altre 80 stanno affrontando richieste di sfratto e sono a rischio imminente di sfollamento”, avverte il comunicato.
“In linea con la posizione di lunga data dell’UE sulla politica di insediamento di Israele, illegale per il diritto internazionale, e le azioni prese in tale contesto, come trasferimenti forzati, sfratti, demolizioni e confische di case, l’UE chiede alle autorità israeliane di revocare le decisioni sugli sfratti previsti”.
I capi delle missioni dell’UE hanno concluso la loro dichiarazione descrivendo la politica di sfratto e demolizione del regime sionista a Al-Quds (Gerusalemme Est) come “illegale ai sensi del diritto internazionale”.
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