Bahrain, minori detenuti e violenza sessuale
Negli ultimi dieci anni, febbraio è diventato un mese sacro per la maggior parte delle persone in Bahrain e un mese orribile per il trono a Manama.
Manama - Per dieci anni il febbraio è stato il mese di protesta contro l'ingiustizia sistematica, la brutalità e la mancanza di libertà nel piccolo regno del Golfo Persico.
Una nazione che da tempo chuede riforme democratiche ed in cambio che ha avuto ricevuto solo l'intensificazione della repressione nonché l'aumento della violazioni dei loro diritti fondamentali.
Molti dissidenti e leader dell'opposizione nel Bahrain sono stati imprigionati, giustiziati o sono stati esiliati.
I manifestanti adulti sono trattati come terroristi e i manifestanti minori sono trattati come adulti.
Il modo in cui la polizia del Bahrein tratta i bambini che protestano è mostruoso sotto ogni punto di vista.
Secondo un rapporto congiunto di Human Rights Watch (HRW) e del Bahrain Institute for Rights and Democracy (BIRD), circa 13 bambini di età compresa tra gli 11 e i 17 anni sono stati arrestati tra l'inizio e la metà di febbraio.
In uno dei casi descritti nel rapporto, Sayed Hasan Ameen, 16 anni, è stato arrestato e detenuto presumibilmente per aver lanciato una molotov.
Ameen, che soffre di complicazioni mediche dovute all'anemia falciforme e alle infezioni ai reni e ai polmoni, nonché a problemi cardiaci, è stato privato di vedere la sua famiglia che gli fornisce le medicine.
Nel frattempo, la polizia non ha permesso ai genitori o agli avvocati di essere presenti durante l'arresto dei bambini e l'interrogatorio iniziale, durante il quale sono stati denunciati anche gli abusi.
Nelle parole di Sayed Ahmed AlWadaei, direttore dell'advocacy di BIRD, "Un agente di polizia che minaccia un tredicenne di stupro o di scosse elettriche è una macchia sporca abominevole sulla reputazione del Bahrain. Gli agenti di polizia del Bahrein trattano i bambini come nemici, mentre pubblici ministeri e giudici escludono i genitori e gli avvocati dai procedimenti ".
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