Bambini palestinesi torturati in carceri del regime sionista
Un nuovo rapporto rivela le pratiche di "tortura brutale" compiuta dal regime sionista contro i minori palestinesi che sono detenuti nei carceri del regime occupante
Al Quds - Lunedì il Comitato per gli affari dei prigionieri, affiliato all'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), ha pubblicato un rapporto in cui ha rivelato il caso di alcuni adolescenti palestinesi, detenuti violentemente dalle forze sioniste e trattati con pestaggi e insulti nei centri di detenzione del regime di Tel Aviv.
"Le forze sioniste hanno colpito i minori con calci alla testa e allo stomaco e poi li hanno spinti nella jeep militare per trasferirli al centro di detenzione di Megiddo", situato nel nord dei territori palestinesi occupati, si legge nel rapporto, secondo il quale, mentre gli adolescenti venivano trasportati nel veicolo, non furono per un momento al sicuro dagli schiaffi e dagli insulti dei soldati.
Tra gli altri casi, il rapporto mette in luce quello che è successo al diciassettenne Muhammad al-Qaq, che è stato sottoposto a un prolungato interrogatorio e mentre era ancora legato a una sedia, è stato picchiato dalle forze israeliane.
Il Comitato per gli affari dei prigionieri palestinesi ha denunciato che il regime sionista usa ogni metodo brutale a sua disposizione per "torturare fisicamente e mentalmente i prigionieri palestinesi, specialmente i bambini".
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