Giordania, cresce il lavoro minorile durante Pandemia
AMMAN (Pars Today Italian) – Nel marzo 2020, la Giordania ha sospeso l’istruzione in classe a seguito dell’aumento dei casi e dei decessi di Covid-19 come misura precauzionale per proteggere gli studenti.
La decisione, sebbene accolta dagli esperti come necessaria, ha portato a un aumento del lavoro minorile in Giordania.
Ahmad Awad, capo del Labor Watch giordano, ha affermato che la pandemia di Covid-19 ha esacerbato la situazione del lavoro minorile in tutto il Paese, con ulteriori casi di lavoro minorile che dovrebbero essere segnalati fino a quando l’istruzione in classe sarà sospesa.
In occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile del 12 giugno, Awad ha evidenziato la necessità del rientro degli studenti di tutte le classi durante il prossimo anno scolastico con il miglioramento della situazione epidemiologica.
Ci sono circa 77mila bambini che lavorano in Giordania, secondo i dati dell’Higher Population Council. Tanya Chapuisat, rappresentante dell’Unicef in Giordania, ha chiesto un rinnovato impegno collettivo per porre fine alle forme più critiche di lavoro minorile in Giordania.
“L’Unicef rimane impegnato a lavorare con il governo giordano e i suoi partner per eliminare il lavoro minorile integrando interventi territoriali in più ampie politiche e programmi di protezione sociale, istruzione, giustizia e mercato del lavoro”, ha affermato in una nota.
Riconoscendo il ruolo della pandemia di Covid-19 nell’estensione del fenomeno del lavoro minorile in Giordania, Chapuisat ha affermato che l’Unicef e altri partner attueranno congiuntamente il programma “Work: No Child’s Business”.
Fonte: ilfarosulmondo
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