Cia, un varco segreto vicino all'aeroporto di Kabul
Washington - Secondo le 'rivelazioni' di un giornale americano, il passaggio segreto, ...
definito la strategia, avrebbe salvato la vita a centinaia di stretti collaboratori degli americani in Afghanistan, che non sarebbero mai riusciti a passare dai controlli all'ingresso principale dello scalo della capitale afghana, Kabul.
La porta segreta, “Glory Gate” l’hanno chiamata gli americani: da un lato c’era la libertà, la speranza di vivere e di rifarsi una vita; dall’altra l’incubo dei talebani che avevano preso anche Kabul, chiudendo in trappola tutti gli afghani che per anni avevano lavorato con gli occidentali. Un articolo pubblicato da Jessica Donati sul Wall Street Journal racconta oggi come hanno fatto i servizi segreti americani ad aggirare l’imbuto dei controlli talebani all’ingresso principale dell’aeroporto di Kabul: hanno aperto un passaggio segreto dalla parte opposta, del tutto sconosciuto anche ai talebani, permettendo a centinaia di persone – le più esposte al rischio – di salvarsi nonostante fosse ormai difficilissimo filtrare dall’ingresso principale Kabul.
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