Iraq: indagini sulle spedizioni di petrolio contrabbandate dal Kurdistan a Israele
BAGHDAD - Un politico iracheno ha invitato il governo di Baghdad ad aprire un'indagine approfondita sul contrabbando di greggio dalla regione semi-autonoma del Kurdistan verso i territori occupati dal regime sionista.
"Il contrabbando di petrolio dal Kurdistan a Tel Aviv, che viene effettuato sotto la supervisione dei partiti al governo a Erbil [il capoluogo del Kurdistan iracheno], non è più un segreto", ha detto venerdì il politico curdo indipendente Othman Hassan Pasha all'agenzia di stampa al-Maalomah. "Tre petroliere stanno ora operando per tale obiettivo nei porti turchi e l'intero processo gode del pieno sostegno del governo turco". Ha aggiunto: "La Turchia è coinvolta nella faccenda in cambio di grandi sconti finanziari". Si stima che nei porti israeliani arrivino tra i 40.000 e gli 80.000 barili di greggio a settimana.
Il Financial Times in un suo articolo nelk 2019 ha scritto che la regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno sta segretamente vendendo petrolio al regime israeliano a prezzi fortemente ribassati. Il petrolio, prodotto a Erbil e Sulaymaniyah e poi trasferito nei porti turchi di Mersin e Ceyhan - secondo il quotidiano inglese - e da lì viene caricato su petroliere che lo fa nel grande porto di Ashdod, nel sud della Palestina occupata.
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