Amnesty a Biden: condannare sistematiche violazioni diritti umani - 2
LONDRA - Amnesty International ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden di mantenere l’impegno a porre i diritti umani al centro della sua
prima visita in Asia Occidentale (ra il 13 e il 16 luglio) e a premere con i suoi interlocutori affinché vi siano immediati e sostanziali cambiamenti dal punto di vista dei diritti umani.
Il presidente Biden prima si e' recato in territori occupati e per partire poi per l'Arabia Saudita. A Tel Aviv ha incontrato, tra gli altri, il primo ministro del regime sionista Yair Lapid, l'ex premier Benjamin Netanyahu mentre a Riyadh vedra' il re saudita Salman bin Abdulazid al-Saud, il principe della corona saudita Mohamed bin Salman e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
“L’amministrazione Biden deve porre fine al suo sfacciato appoggio ai gravi crimini di diritto internazionale commessi dai suoi alleati e cogliere l’opportunità di questo viaggio per dare priorità all’avanzamento dei diritti umani senza doppi standard. Se invece continueranno a comportarsi nello stesso modo, gli USA rafforzeranno l’azione repressiva di governi che riducono al silenzio le voci dissidenti, opprimono le minoranze e colpiscono i diritti umani di milioni di persone”, ha dichiarato Paul O’Brien, direttore generale di Amnesty International USA.
Le autorità saudite continuano a reprimere le libertà di espressione, di associazione e di movimento. La maggior parte dei difensori e delle difensore dei diritti umani nonché dei giornalisti indipendenti, degli scrittori, degli attivisti e delle attiviste è in carcere.
Amnesty International ha documentato 30 casi di attivisti e difensori dei diritti umani condannati, al termine di processi gravemente irregolari, a lunghe pene detentive seguite da periodi di divieto di viaggio.
Oltre tre anni dopo l’omicidio, approvato dallo stato, del giornalista Jamal Khashoggi, i suoi familiari non hanno la minima informazione su dove si trovino i suoi resti mentre tutte le persone coinvolte nell’assassinio non sono state chiamate a rispondere delle loro azioni.
Amnesty International ha sollecitato il presidente Biden a premere sulle autorità saudite affinché scarcerino tutti gli attivisti e i difensori dei diritti umani condannati per aver esercitato in modo pacifico i loro diritti umani, rimuovano i divieti di viaggio emessi nei loro confronti e contro i loro familiari e forniscano informazioni sui resti di Khashoggi.
Gli USA dovranno interrompere la fornitura di armi alla coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita fino a quando vi sarà il rischio che verranno usate per compiere o facilitare gravi violazioni
del diritto internazionale umanitario in Yemen. Amnesty International ha già documentato decine di attacchi aerei illegali che hanno ucciso e ferito civili yemeniti, trovando più volte sul terreno resti di munizioni fabbricate negli USA.
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