Amnesty: l'Arabia Saudita dovrebbe porre fine al divieto dei dissidenti
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NEW YORK (Pars Today Italian) –– In una lettera, Amnesty International ha chiesto al governo saudita di annullare il divieto nei confronti di attivisti e difensori dei diritti umani e delle loro famiglie.
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Set 08, 2022 19:15 Europe/Rome
  • Amnesty: l'Arabia Saudita dovrebbe porre fine al divieto dei dissidenti

NEW YORK (Pars Today Italian) –– In una lettera, Amnesty International ha chiesto al governo saudita di annullare il divieto nei confronti di attivisti e difensori dei diritti umani e delle loro famiglie.

La soppressione dell'opposizione in Arabia Saudita ha una storia di diversi decenni, ma dal 2017 e dall'arrivo di Mohammed bin Salman come principe ereditario, l'intensità di questo processo è aumentata e centinaia di persone provenienti da diversi settori della società saudita, da alcuni principi a I religiosi della confraternita e gli attivisti sciiti, sono stati incarcerati. Secondo il sito web di Saudi Leaks, in questa lettera indirizzata ai leader sauditi, si afferma che i difensori dei diritti umani e le attiviste e le attiviste non hanno da molto tempo il diritto di lasciare l'Arabia Saudita e chiedono l'annullamento di questa sentenza non scritta . Amnesty International ha aggiunto: "Queste sentenze si trovano in una situazione in cui negli ultimi tre anni la società saudita ha assistito agli sforzi dei governanti per migliorare la propria immagine agli occhi internazionali. "Tuttavia, contemporaneamente ai profondi cambiamenti, decine di attivisti per i diritti umani, giornalisti e religiosi sono sottoposti a una repressione severa e violenta solo per aver espresso la loro opinione, e questa è la realtà in Arabia Saudita". Secondo il rapporto di questa organizzazione internazionale non governativa, le autorità saudite hanno arrestato almeno 35 attivisti e attiviste e li hanno condannati a lunghe pene detentive. Sono stati puniti semplicemente per aver espresso la loro opinione e talvolta per aver scritto un tweet sulla necessità di riforme politiche. Anche dopo la liberazione, molti di loro non sono liberi e non hanno il diritto di lasciare il Paese per 5-20 anni. Nel prosieguo della dichiarazione di Amnesty International si afferma inoltre che 19 parenti di "Salman Al-Awda", noto religioso saudita, che si trova in carcere e rischia l'esecuzione, per un periodo di tempo imprecisato e senza alcun ordine del tribunale, semplicemente per parentela, è vietato uscire con lui.

 

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