Libano commemora il massacro di Sabra e Shatila
BEIRUT - Fazioni libanesi e palestinesi, oltre a decine di attivisti stranieri, hanno partecipato alla commemorazione del 40° anniversario del massacro di Sabra e Shatila ...
a Beirut. Dopo una cerimonia al chiuso in cui gli oratori hanno ribadito le loro richieste di giustizia, una marcia verso il luogo della sepoltura ha riportato molti testimoni, inclusi operatori sanitari stranieri, a un evento terrificante e sanguinoso. Kamal Maaruf ha perso suo figlio e diversi familiari e amici che, secondo lui, sono scomparsi poco prima dell'inizio delle uccisioni. Dal 1982 tiene un registro di tutti i documenti relativi all'orribile evento e sottolinea che non dimenticherà mai. I parenti delle vittime del massacro hanno intentato una causa contro Ariel Sharon nel settembre 2003, ma la Corte Suprema del Belgio ha respinto il caso dei crimini di guerra. La milizia della falange di destra libanese ha preso d'assalto le città di Sabra e Shatila nel settembre 1982, con l'assistenza di soldati e carri armati israeliani, che all'epoca stavano occupando il Libano. Dopo due giorni e due notti, innumerevoli persone furono uccise o scomparse al punto che i riferimenti ufficiali persero il conto. Sebbene le registrazioni siano imprecise, le famiglie delle vittime affermano che circa 2000 civili palestinesi e libanesi sono stati massacrati proprio in questo campo da miliziani assistiti dalle forze di occupazione israeliane. Gli attivisti affermano che questo rimane il più orribile omicidio di massa commesso da Israele e dai suoi collaboratori.
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