Kuwait: governo si dimette a causa di attriti con il parlamento

KUWAIT CITY - Il governo del regno del Golfo Persico, guidato da Ahmad Nawaf al-Ahmad al-Sabah, ha rassegnato le dimissioni a causa di forti attriti con il parlamento.

Dopo circa tre mesi dal giuramento davanti al principe ereditario Sheikh Meshal al Ahmad al Sabah, il governo del Kuwait ha presentato le proprie dimissioni alla “leadership politica”. Lo riferisce l'IRIB citando la stampa locale, secondo cui la decisione è conseguenza di uno stallo nelle relazioni tra le autorità legislativa ed esecutiva del Paese. Fino ad ora, non è giunta alcuna conferma ufficiale. Secondo fonti informate, il governo si sarebbe rifiutato di approvare l’adozione di “leggi populiste” e chiede che il ministro delle Finanze Abdel Wahhab al Rashid e il ministro di Stato per gli Affari di gabinetto Barak al Shitan non vengano sottoposti a un’interrogazione richiesta dal parlamento. Il governo aveva prestato giuramento il 17 ottobre scorso. La crisi tra governo e Assemblea nazionale ha avuto inizio il 10 gennaio, quando il governo si è ritirato da una sessione parlamentare a causa di divergenze su una proposta riguardante la concessione di prestiti ai cittadini. Al governo è stato chiesto, nello specifico, di acquistare diversi miliardi di dinari kuwaitiani di prestiti al consumo e personali dei cittadini, ma l’esecutivo ha ritenuto il costo, pari all’incirca a 46 miliardi di dollari secondo le sue stime, troppo elevato. 

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